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La questione dell’immaginario inizia lì dove termina la dicotomia che lo vede contrapporsi al reale. Fuoriuscendo da questa logica disgiuntiva, è possibile considerare l’immaginario come la sorgente della costruzione e della trasformazione della realtà sociale. Una serie di saggi – dedicati ai processi generativi degli ambienti socio-antropologici, alle dinamiche d’integrazione, di dominio e resistenza, al mutamento sociale, alle metamorfosi dei media, della politica, dell’economia e delle rappresentazioni dell’alterità, nonché al mondo degli oggetti – dà forma a un volume che, nato nell’ambito della neocostituita sezione Immaginario della Associazione Italiana di Sociologia, si propone di individuare nell’immaginario una possibile via d’accesso alla comprensione profonda della vita sociale.
A differenza della speculazione astratta e del puro fantasticare, la creatività è un’attività immaginativa in grado di fuoriuscire dalla dimensione ideativa per oggettivarsi in prodotti originali: artefatti, invenzioni, scoperte scientifiche, opere estetiche, pratiche comportamentali, ecc. Non è soltanto una facoltà mentale. Nelle relazioni della vita associata, la creatività fuoriesce dall’interiorità individuale per incanalarsi nelle spirali del pensiero collettivo che costruiscono la realtà sociale. Opera anche nella comunità scientifica mutandone, ciclicamente, l’ordine paradigmatico entro il quale fondare le sue certezze teoriche e metodologiche. Ma come può agire il pensiero poietico all’interno della conoscenza sociologica? L’ipotesi esplorata dal saggio è quella di intendere la creatività come un metodo empirico-ideale orientato a comprendere, tra arte e scienza, qualcosa di nuovo dalla realtà enigmatica, complessa e mutevole del sociale.
Emphasizing imaginaries as an essential tool in deep understanding of social phenomena, the essays in this volume address socio-anthropological environments; collective dynamics of social integration; mass media metamorphosis; politics legitimation processes; symbolic dimension of economics and material culture; and representation of otherness.
Doing research is an ever-changing challenge for social scientists. This challenge is harder than ever today as current societies are changing quickly and in many, sometimes conflicting, directions. Social phenomena, personal interactions, and formal and informal relationships are becoming more borderless and disconnected from the anchors of the offline “reality.” These dynamics are heavily marking our time and are suggesting evolutionary challenges in the ways we know, interpret, and analyze the world. Internet and computer-mediated communication (CMC) is being incorporated into every aspect of daily life, and social life has been deeply penetrated by the internet. This is due to recent...
It is mainly within and around Mediterranean itineraries that the European Union seeks its in/tangible cultural heritage, an important component of both individual and collective identities. This volume brings together many different strands of analysis, helping to shed light on the multifaceted entities that constitute the socio-semiotic landscape of the Mediterranean. It views this vibrant scenario from a cross-cultural perspective, and investigates the domains of national identities and stereotypes, advertising and social media, TV series, myths and festivals, landscapes, culture-bound terms, migrating words, and food. More specifically, some chapters revolve around issues of intra-/inter...
Time and the Ancestors: Aztec and Mixtec Ritual Art combines iconographical analysis with archaeological, historical and ethnographic studies and offers new interpretations of enigmatic masterpieces from ancient Mexico, focusing specifically on the symbols and values of the religious heritage of indigenous peoples.
In che modo può l’arte affiancarsi alla crescita e stimolare l’immaginario mantenendo una funzione critica? Crescere nell’Assurdo. Uno sguardo dello Stretto indaga queste domande, formulate da Altre Velocità all’interno del progetto “Crescere Spettatori”, e le relaziona allo Stretto di Messina, dove processi contraddittori di simbolizzazione e di erosione dell’identità storica convivono con strascichi di un patrimonio popolare ancora vitale e con forme di resistenza culturale. Coniugando un ricco apparato iconografico con le parole di studiosi, critici e prestigiosi artisti del panorama messinese, il volume ripercorre le tracce di un tempo perduto di cui pensiero e arte rinnovano la memoria e la capacità di azione, andando incontro al territorio. Propone, così, un cammino che ci interroga sulle forme, oltre che sui contenuti, di un’educazione al pensiero critico dentro e fuori dalle istituzioni scolastiche e universitarie.