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Una grande facilità di esprimersi in versi, di raccontare, di pensare, di dialogare, di discutere col lettore, interrogarsi e interrogare, tratteggiare bizzarre o reali figure da lasciare all’altrui interpretazione. La lingua italiana è affiancata dal tedesco, dal francese, dall’inglese e dallo spagnolo, lingue dalle quali ruba e riutilizza la forza creativa, la forza poetica. Una congerie fantastica - ma curiosamente ancorata alla direttrice Brescia-Franciacorta - ironica e tagliente, erotica e allusiva, malinconica. Un flusso continuo da seguire dall’inizio ma che prevede anche, per il lettore, la possibilità di prendere il libro in un punto qualsiasi e lasciarsi da lì trasportare.
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"La poesia ha infinite facce. Chiunque la pratichi ha il compito di farcene scoprire (o riscoprire) una nuova, inaspettata. Questa antologia (...) non si prefigge di individuare alcuna linea comune agli autori che raccoglie. Eppure ogni silloge custodisce un piccolo manifesto poetico. Una visione quasi istantanea ma sufficiente a scorgere i tratti più importanti della scrittura di ognuno, del progetto che sta dietro questa scrittura e della forza con cui si svela." (dalla nota introduttiva di Raimondo Iemma)."
Molti poeti e scrittori, più o meno noti, ma anche librai, editori, curatori di collane hanno, in questi anni, fatto dono ad Antonio Pellegrino di un loro testo. E lui li ha stampati, regalati, fatti girare. Soprattutto li ha raccolti, con cura e passione, e una dedizione pudica, da filologo, da classificatore, da appartato redattore di erbari. Questo non fa di lui un editore, ovvio: fa molto di più. (Massimiliano Varnai)
Immaginata una nuova epica, nelle loro case scrivono, parlano di cui parlare. Punto per strada da spasmo o gioia lo scemo del borgo mi saluta: un cenno da tutti gli uomini, nessun uomo. Cosa sognava il poeta dell'Isle-sur-la Sourge? Cosa mia madre? Non c’è altro silenzio.
This bilingual edition, based on a reexamination of the Old French manuscript, makes Silence available to specialists and students in various fields of literature, to those in women's studies and, most important, to everyone who loves a first-rate story.
This paper builds a model-based dynamic monetary and fiscal conditions index (DMFCI) and uses it to examine the evolution of the joint stance of monetary and fiscal policies in the euro area (EA) and in its three largest member countries over the period 2007-2018. The index is based on the relative impacts of monetary and fiscal policy on demand using actual and simulated data from rich estimated models featuring also financial intermediaries and long-term government debt. The analysis highlights a short-lived fiscal expansion in the aftermath of the Global Financial Crisis, followed by a quick tightening, with monetary policy left to be the “only game in town” after 2013. Individual countries’ DMFCIs show that national policy stances did not always mirror the evolution of the aggregate stance at the EA level, due to heterogeneity in the fiscal stance.