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Boldly developing the central traditions of American modernist abstraction, Lawrence Carroll's paintings engage with a fundamental issue of aesthetic theory, the nature of the medium of painting, in highly original, frequently extraordinarily successful ways. Aesthetic Theory, Abstract Art, and Lawrence Carroll explains how he understands the medium of painting; shows what his art says about the identity of painting as an art; discusses the place of his paintings in the development of abstraction; and, finally, offers an interpretation of his art. The first monograph devoted to him, this philosophical commentary employs the resources of analytic aesthetics. Art historians trace the developme...
"Un’opera che merita davvero di essere letta perché, attraverso la ricostruzione quasi quotidiana della vita di una sovrana tanto popolare e tanto amata, getta fasci di luce sulle vicende della sua epoca". Francesco PerfettiPer oltre 20 anni Luciano Regolo ha condotto ricerche su Casa Savoia e ora riporta in libreria, interamente rivista e arricchita, la biografia della Regina Elena. Il libro contiene numerosi inediti e si fonda su fonti di prima mano, consultate col permesso della famiglia reale, come un epistolario di Elena, autografi di Vittorio Emanuele III, l’Archivio Olivieri, segretario della Regina, e l’Archivio Jaccarino, le testimonianze di Nicola Romanoff e di Simeone di Bu...
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Art Catalogue Index (A.C.I.) aims to provide a comprehensive list of all the catalogues raisonnés and reviews on artists born between 1780 and the postwar period. This first edition is focused on the so-called 'modern' period. It starts with the birth of Jean Auguste Dominique Ingres, in 1780 in Montauban, who competed for the Prix de Rome in 1800 with his contemporaries; he therefore both witnessed and took part in this turning point in time which opened the gates of the 'modern' period, and which led up to today and contemporary art. Published with BFAS, Geneva, and Thierry Meaudre, Paris. English text.
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Gli animali hanno un’anima? La risposta a questa domanda sembra ovvia se rivolta a chi ha avuto animali, tuttavia in senso più generale si direbbe che l’uomo tende ad ignorarlo o almeno preferisce non porsi la domanda o darsi risposte che giustificano il loro massacro, la loro sofferenza, la loro presunta inferiorità, in virtù della quale tutto è consentito, quando addirittura non li considera cose e non esseri viventi. L’animale rappresenta la nostra dimensione primordiale, infantile, istintuale, libera dalla sovrastruttura della cultura e dai condizionamenti ambientali. Dobbiamo infatti rapportarci a lui con le categorie del sentimento, dell’emozione, dell’identificazione come si fa con un cucciolo o con un io bambino.
Scopo di questo lavoro è invitare a riflettere per uscire dall’assuefazione, dall’apatia, dall’abitudine al male, nonché dalla saturazione della nostra recettività ad esso; analizzare con mente critica i vari aspetti del male e se possibile scoprire la nostra se pur parziale responsabilità per gran parte di esso. Trovare con idee geniali (ecco perché ho invitato gli artisti) una qualche forma di cambiamento a livello individuale prima e a livello planetario poi. Non rassegnarci, non abituarci alla violenza, non stare a guardare impotenti come se tutto fosse ormai normale.
Le verità negate è un viaggio, affascinante e doloroso, all’interno della cultura di un popolo – quello dei rom/roma, sinti, calé/kale, manouches e romanichals – tra i più martoriati e i meno difesi nelle vicende che hanno avvicinato le minoranze ai temi dei diritti. Non si tratta di una semplice raccolta enciclopedica, ma di un dono prezioso in quanto permette un lavoro comparativo nei confronti dell’ultimo e più difficile pregiudizio su una popolazione dalla storia antichissima. Il lavoro di Spinelli risulta doppiamente interessante perché consente anche un grande approfondimento sul tema della conoscenza. Sappiamo, infatti, che senza conoscenza “l’altro da sé” si trasformerebbe facilmente in un pericolo: l’autore ci invita ad apprezzare l’enorme portato di positività, di arricchimento e di stimoli – culturali, sociali, economici, musicali e politici – che il mondo romanó ha al suo interno.