You may have to Search all our reviewed books and magazines, click the sign up button below to create a free account.
In un libro che è il resoconto di un'esperienza, ma anche un viaggio nel lavoro quotidiano di tanti amministratori locali del nostro paese. Stefania Bonaldi ripercorre i suoi dieci anni alla guida della città di Crema. Un percorso partito in salita: il primo ostacolo sono stati i pregiudizi e le diffidenze verso le donne impegnate in politica. Dal riconoscimento dei figli nati da famiglie omogenitoriali, alla realizzazione di luoghi di preghiera dignitosi per la comunità musulmana del cremasco; da un coinvolgimento e un dialogo serrato con le realtà del terzo settore, alla coprogettazione di iniziative legate alla sperimentazione del welfare di comunità, passando per la promozione del turismo locale e la valorizzazione delle eccellenze artistiche cremasche, come il contrabbassista Giovanni Bottesini. Una decade piena di soddisfazioni, ma anche di sfide, come la prima ondata del Covid e la pandemia, o l'avviso di garanzia in seguito a un incidente in un asilo comunale, da cui è nato a livello nazionale un grande dibattito sui limiti delle responsabilità dei sindaci e sulla mancanza di tutele legali nei loro confronti.
Nel giugno del 2022 Leoluca Orlando lascia Palazzo delle Aquile, la sede del municipio di Palermo. In quelle stanze ha passato, a più riprese e con qualche pausa, ventidue anni. La prima elezione data 1985: i giornali non solo italiani parlavano del capoluogo siciliano come della «capitale della mafia», non c'era ancora stato il Maxiprocesso, e mancano ancora sette anni agli attentati che costeranno la vita ai giudici Falcone e Borsellino. Poi, nella città sconvolta dagli attentati, inizia la Primavera di Palermo, di cui Orlando sarà in parte guida e senza dubbio simbolo e testimone a livello internazionale. Nel mentre cambia l'Italia, scossa da Tangentopoli e dallo stragismo mafioso, e...
In una fredda mattina di febbraio, una come tante altre, correva l'anno 2020. Nessuno poteva immaginare che quel mese, bisestile, avrebbe scandito l'inizio di un nuovo capitolo della storia del genere umano. E mesi passati tutt'altro che inosservati avrebbero sconvolto le esistenze brulicanti di ognuno di noi: il coronavirus irrompeva silenzioso alle porte del nostro paese e di tanti altri. In un romanzo che ripercorre l'insorgere della prima ondata pandemica nel cuore del Basso Lodigiano e del Cremasco, seguiamo le vicende di Nicola, Antonia, Ilaria, Filippo, Alberto, Beatrice e Attilio - ognuno con la propria storia travolgente. Attraverso le loro vite e la loro quotidianità, viviamo eventi dolorosi ormai divenuti parte della memoria collettiva. Ed è proprio grazie agli intrecci dei personaggi e partecipando alle loro battaglie, che ci sentiamo meno soli e troviamo sollievo in quella forza grandissima che è l'empatia.
"Il Giorno della Liberazione. Per Brembio � arrivato il 26 maggio", scriveva l'autore in un articolo in cui commentava il risultato delle elezioni amministrative di maggio 2019 a Brembio, piccolo comune della Bassa lodigiana. Un voto che ha messo fine a 49 anni di amministrazione del Partito comunista e dei suoi eredi, PD e Rifondazione. Un regime, come il libro prova a dimostrare, opprimente e lobotomizzante, fondato su un pensiero unico che ha sempre isolato e reso vano ogni tentativo "fuori dal branco" di dare nuova vita alla comunit� in ogni ambito e a salvarlo dall'inesorabile degrado economico, sociale e culturale.
Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. ODIO OSTENTAZIONE, IMPOSIZIONE E MENZOGNA. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Tu esisti se la tv ti considera. La Tv esiste se tu la guardi. I Fatti son fatti oggettivi naturali e rimangono tali. Le Opinioni sono atti soggettivi cangianti. Le opinioni se sono oggetto di discussione ed approfondimento, diventano testimonianze. Ergo: Fatti. Con me le Opinioni cangianti e contrapposte diventano fatti. Con me la Cronaca diventa Storia. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!
Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. ODIO OSTENTAZIONE ED IMPOSIZIONE. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Tu esisti se la tv ti considera. La Tv esiste se tu la guardi. I Fatti son fatti oggettivi naturali e rimangono tali. Le Opinioni sono atti soggettivi cangianti. Le opinioni se sono oggetto di discussione ed approfondimento, diventano testimonianze. Ergo: Fatti. Con me le Opinioni cangianti e contrapposte diventano fatti. Con me la Cronaca diventa Storia. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!
Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!
“Volevamo sentirci pienamente a casa, volevamo cambiare il Paese.” Parte da qui un percorso di scelte coraggiose che porterà Elly Schlein a diventare la prima segretaria donna del Partito democratico, il più grande partito della sinistra italiana. Vince a sorpresa, sovverte i pronostici, scavalca pregiudizi e ostacoli. È l’imprevista della politica italiana. Ma imprevista è anche quella parte di società che si riconosce in lei: “Se siamo arrivati fin qui, vuol dire che tutto questo era imprevisto solo per chi non lo voleva vedere. Perché nella società c’è, risponde a domande nuove”. Una leader atipica, con una biografia che la rende capace di fare da ponte tra i palazzi e...
One-of-a-kind timeless lessons for handling challenges and living with joy, the Italian way—“with unparalleled insight and brilliant wit, Severgnini’s book not only transports us to Italy but deep into the Italian mind and spirit" (Stanley Tucci, host of Searching for Italy). Is there an Italian way to deal with life? Can we all learn something from the Italians? Italy often arouses in Americans a unique mix of attraction and bafflement, moderate disapproval and incredible allure. From the Italians' love of poetry to an innate desire to socialize to the regional differences between the north and the south, Beppe Severgnini, who has dedicated his career to the meticulous observation of his compatriots, embarks on an enthralling quest to identify a core Italian identity and explore how that identity has evolved since the global pandemic. Told with the warmth and humor of a longtime friend, Severgnini touches upon patience, endurance, and wisdom, and offers a one-of-a-kind set of timeless lessons for overcoming trials, the Italian way.
Dario Nardella è diventato fiorentino a quattordici anni, quando si è trasferito in città dalla Napoli natale. A Firenze ha frequentato il liceo, l’università e il conservatorio, a Firenze è cresciuto e di Firenze è diventato sindaco nel 2014. La definisce una città universale, una città in cui si vive immersi nell’arte e nella storia, meta e tappa di persone di tutto il mondo, in cui il rapporto costante con il bello forgia il modo di vivere e di pensare dei suoi abitanti. Proprio il ruolo di sindaco di Firenze, palcoscenico privilegiato, l’ha portato ad assumere responsabilità e funzioni a livello internazionale, a conoscere e studiare le città più importanti del nostro co...