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Translated by Stephen Sartarelli. This volume brings together all of Gianfranco Contini's essays on Dante. The collection opens with his Introduction to the Rime of Dante, a text he wrote in 1938 that has remained a point of reference for Dantean exegesis ever since. It is followed by a close reading of a famous sonnet from La vita nuova; a portrait of Dante as both character and poet in the Divine Comedy; an essay on Dante's relevance to our times; a comprehensive critical survey he calls "One Interpretation of Dante;" a methodological analysis titled "Philology and Dantean exegesis;" a "guide" to the poetry of Cavalcanti, to his relations with Dante, and to his presence in the Divine Comedy; and close readings of two Cantos of the Divine Comedy, Inferno III and Paradiso XXVIII. A series of commentaries on specific questions concludes the volume, which stands as an ideal introduction to the Dantean universe. Literary Nonfiction.
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In un'opera diventata un punto di riferimento imprescindibile, uno dei più grandi critici del Novecento ci accompagna all'origine della nostra letteratura: con la capacità di analisi e lo stile unico che lo contraddistinguono, Gianfranco Contini esamina le fondamentali trasformazioni portate alla lingua e alla letteratura italiana dalle "tre corone" Dante, Petrarca e Boccaccio, indaga il ruolo cruciale rivestito da scuole e autori "minori" nel diffondere un nuovo linguaggio poetico ed evidenzia le peculiarità di opere nate in un contesto linguistico-culturale irripetibile, caratterizzato dall'incontro tra latino e volgari regionali. Attraverso un'accurata scelta di testi, Contini ci restituisce per intero il fascino e la grandezza di decenni ancora oggi considerati tra i più fulgidi nella storia poetica dell'umanità, e mostra perché il Duecento costituisce davvero "il secolo incomparabilmente più importante delle nostre lettere".
Pubblicato per la prima volta nel 1986, questo volume dell'opera maggiore di Contini ha incarnato e ancora rappresenta un periodo esemplare della critica letteraria italiana. Riproposto oggi integrato delle pagine relative ad Alessandro Manzoni - unico elemento di un secondo tomo progettato e mai realizzato - affronta quel periodo cruciale della nostra storia in cui la letteratura si costituì come codice scritto comune ed elemento di un immaginario "italiano" condiviso: dalla Rivoluzione francese all'Unità d'Italia (1789-1861). Un classico della storia della cultura italiana, punto di riferimento imprescindibile per i critici della generazione successiva per la sua acribia e profondità di lettura.