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In che cosa il messaggio di Gesù è ancora attuale per i credenti e i non credenti nella nostra società moderna e laica? È questa la domanda alla quale il cardinale Gianfranco Ravasi e il filosofo Luc Ferry cercano di dare una risposta, affrontando uno dopo l'altro i principali snodi del pensiero cristiano. I punti di partenza sono naturalmente molto distanti, ma i percorsi spesso si incrociano o si sviluppano appaiati pur senza sovrapporsi. Laico e agnostico, ma convinto che i Vangeli racchiudano una ricchezza di pensiero e di saggezza che va ben oltre la cerchia dei fedeli, Luc Ferry cerca di approfondire quanto del loro contenuto un non credente come lui può oggi accettare, e identifi...
Dalla comparsa del celebre saggio di Darwin sull'Origine della specie (1859) il falso dilemma tra la teoria scientifica dell'evoluzione e la dottrina filosofica e teologica della creazione continua ad accendere gli animi e i dibattiti. Nel quadro di un confronto spesso sospettoso, su cui ancora si allunga l'ombra del "caso Galileo", la scienza tende a confinare la teologia nel deposito dei relitti di un "paleolitico intellettuale", mentre la teologia è tentata di perimetrare i campi della ricerca o di piegarne i risultati in chiave apologetica. Spesso ci si dimentica che la prima disciplina si dedica ai fatti, ai dati, alla "scena" e al "come", mentre la seconda si consacra ai valori, ai significati ultimi, al "fondamento", al "perché". Si tratta di due livelli metodologici, epistemologici e linguistici che appartengono a piani differenti ma che hanno pari dignità, perché ogni ricerca sulla vita umana e sul rapporto con l'universo esige una pluralità armonica di itinerari e di esiti.
Un laico con un’importante storia politica e un credente, studioso della Bibbia, a confronto sul tema “Dio, questo sconosciuto”. Sono il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il cardinale Gianfranco Ravasi, responsabile del dicastero culturale della Chiesa, protagonisti di un dialogo con il direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli. A farli incontrare è la sfida del “Cortile dei Gentili”. Napolitano si richiama ai giorni della Costituente, a Croce e Bobbio; Ravasi ricorda che il muro del cortile dei Gentili di Gerusalemme è stato abbattuto da Cristo e che solo da quel momento il dialogo diventa non solo possibile ma necessario. Entrambi sono convinti che la crisi economica e culturale che attraversa la società occidentale richieda uno sforzo straordinario di apertura e riflessione e che una risposta a essa possa venire solo da una ricerca delle ragioni profonde del vivere comune attraverso un confronto sulle domande più significative e autentiche dell’esistenza.
In un'elegante edizione cartonata, il volume raccoglie i commenti dell’illustre biblista ai quattro Vangeli, oggetti di alcuni cicli di conferenze tenute al Centro culturale San Fedele di Milano. L’ideale per un regalo di qualità.
La fede che ci porta a scoprire Dio, come in un polittico, è posta al centro di altri elementi quali la Parola, il silenzio e la storia. Dio va incontro agli uomini, anche a quelli che non lo cercano, è in cammino sulle loro strade; un dialogo oltre la quotidianità, una presenza che si insedia in un travolgente rapimento, sempre nel rispetto della piena libertà dell’uomo. Anche il dolore, l’ottusa cattiveria dell’uomo e il male fanno parte di questo cammino. Nel suo messaggio striato di lacrime la parola del profeta Geremia insegna a far sbocciare in ogni giorno di questo cammino la scintilla di una stella. Gianfranco Ravasi riflette sul mistero del male e della sofferenza nella storia dell’umanità. Sono pagine profonde e universali per ritrovare il coraggio di lottare e di sperare nonostante la crisi e l’oscurità del tempo presente. Ogni meditazione è una scheggia, che sui passi del profeta Geremia pungola il lettore a risvegliare la propria coscienza per riconoscere nel dolore una strada per incontrare Dio, se stessi e il prossimo.
Davvero tale, profonda e benissimo argomentata, quella su Fede e Ragione, tra il Cardinale Gianfranco Ravasi, biblista ed ebraista, teologo e umanista nel senso più pieno, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, e il prof. Alberto Piazza, biologo e genetista di valore internazionale, Presidente della Accademia delle Scienze di Torino. Se ne leggono le approfondite, vivaci valutazioni e le accattivanti esemplificazioni in pagine di sempre trasparente chiarezza e di robusta sostanza, espressione di una cultura esemplare, ricca e raffinata.
La Bibbia è «un arcobaleno di testi, di parole, di frasi, di idee, di simboli, di figure, di temi che nascono dall'opera di una folla di autori appartenenti a un arco di tempo di un millennio. Eppure, dietro a questo spettro multicolore, la teologia intravede una voce unica, profonda, misteriosa, costante, quella del Dio che rompe il silenzio della sua trascendenza e del suo mistero». Da questa fondamentale unità dell¿universo biblico prende le mosse la coinvolgente sfida, lanciata anche ai lettori che hanno scarsa consuetudine con i testi religiosi, del cardinale Gianfranco Ravasi: acquisire una visione d¿insieme di tutte le Scritture leggendo una selezione di passi, rigorosamente col...