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This study, which brings together and consolidates the research work of the interdisciplinary EMHAM group, is focused on the relationship among human mobility, healthcare and fairness in public healthcare and treatment. The investigation of the information produced by the Emergency Departments of the Rome Metropolitan Area has proved to be strategic in identifying the healthcare needs of foreign populations. Many of the dynamics concerning migrants can be traced back to the inappropriateness of visits and accesses to the Emergency Departments. This information, together with the result of dynamic evaluations and assessments, is useful not only for healthcare issues, but also for the demographic, socio-political and economic characterisation of the phenomenon of human mobility.
Emergency Medicine is an expanding field that has spread beyond the shores of North America and has taken on different characteristics around the world. Although many of the struggles of emergency practitioners are similar, the field and its principles have adapted to local needs and resources. This book seeks to educate readers not only on emergency medicine theory, science and practice, but also reflects that multinational nature of emergency medicine, allowing readers to learn from experiences of others. This diverse group of authors presents a true international view of emergency medicine practice and science that will be educational for any reader.
Why does the other lane always seem to be moving faster? Why are people so different inside their cars than they are outside them? Is traffic a microcosm of society, or does the road make its own rules? Traffic speaks volumes: bringing together people from every walk of life. In this hugely enjoyable, curiosity-filled book, Tom Vanderbilt explains why traffic problems are really people problems. Traffic shows that how we behave walking the streets, on our bikes and in our cars is an astonishing cultural indicator; a living, constantly surprising model, what physicists call 'emergent collective behaviour'. Vanderbilt chauffeurs us through why it's so hard to pay attention in traffic, why women cause more congestion than men, what factors make us more likely to honk our horns amongst a host of eye-opening highway conundrums. This book will change the way you view the world and help you better navigate it.
L’opera è dedicata alla memoria di un maestro del diritto penale, Giuliano Vassalli, volendo rappresentare un sigillo nelle celebrazioni per il centenario dalla sua nascita. Il volume analizza le principali caratteristiche della disciplina dell’illecito dell’ente da reato, dal punto di vista del diritto sostanziale e del diritto processuale. Sul piano della teoria generale delle sanzioni, cerca di offrire un contributo per ridefinire con chiarezza l’intero sistema dei diversi tipi di illeciti e di sanzioni, con le relative garanzie. L’indagine muove anche dalla convinzione che la disciplina dell’illecito da reato costituisca uno dei luoghi in cui più si elevi la misura di una possibile integrazione dei sistemi penali, in vista di una tendenziale ‘globalizzazione’. Nella medesima ottica sviluppa anche un’analisi comparativa, con epicentro i sistemi sudamericani, di natura sia sostanziale che processuale.
Questo volume raccoglie alcuni degli “scritti minori” di Felice Emilio Santonastaso, i quali coprono un arco di quasi cinquant’anni di studi, tutti dedicati, pur nella molteplicità delle aree tematiche (il “sistema” delle partecipazioni statali, le società di diritto speciale o di diritto singolare, i poteri speciali, le opere pubbliche) al rapporto fra imprese e poteri pubblici. Gli scritti raccolti sono riconducibili ad una “linea di pensiero che […] mira a privilegiare interpretazioni ed applicazioni degli istituti e delle norme che assicurino – nelle singole ‘porzioni’ di attività economica considerate – il più soddisfacente, o, se si preferisce, il meno insoddisfacente, punto di equilibrio fra interessi privati ed interessi pubblici”, come ricostruisce Alessandro Nigro nella presentazione del volume. L’iniziativa della raccolta di alcuni scritti di Felice Emilio Santonastaso è di un gruppo di professori o ex professori della Facoltà di Economia della Sapienza Università di Roma.
Nel dicembre 1999 l’Unione Europea riconosceva ufficialmente alla Turchia lo status di paese candidato per l’adesione, aprendo così una nuova fase nel lungo processo di integrazione turco in Europa. Circa un decennio dopo, i progressi compiuti sulla strada della democratizzazione avrebbero spinto l’AKP (Partito della Giustizia e dello Sviluppo) di Recep Tayyip Erdogan, al potere dal 2002, a fissare come obiettivo per la piena membership il 2023 – anno in cui la repubblica fondata da Mustafa Kemal celebrerà il suo primo centenario. Da allora, il tortuoso cammino della Turchia verso l’Europa si è ripetutamente arrestato e oggi il tema dell’ingresso in UE, per quanto centrale, se...
Il conflitto arabo-israelo-palestinese rappresenta una delle questioni internazionali che hanno maggiormente caratterizzato il Novecento, una controversia complessa che si sviluppa su diversi piani e che costituisce ancora oggi un tema della politica mondiale. Il volume ricostruisce il modo in cui tale conflitto è stato percepito, letto, interpretato e rappresentato dalle forze politiche italiane “di sinistra”, nel periodo compreso tra la fondazione di Israele e la guerra del Kippur. Analizza le posizioni assunte dal Pci, dalle diverse anime del socialismo italiano, dalla cosiddetta “nuova sinistra”, ma anche dalla sinistra laica e dalla sinistra democristiana. Mette in evidenza come le molteplici sfaccettature e implicazioni delle vicende mediorientali abbiano offerto a partiti e movimenti politici l’occasione per confrontarsi con processi storici più generali, costringendoli a una costante verifica delle loro impostazioni ideologiche e delle loro analisi della situazione internazionale, sollecitandoli a una riflessione sui temi della condizione ebraica, dell’antisemitismo e della decolonizzazione nell’età contemporanea.
I fondali illusori scenografici dipinti nei cortili dei palazzi storici bolognesi tra il XVII e il XIX secolo, un tempo maestose opere pittoriche a scala urbana dove l’artificio della prospettiva ingannava l’occhio dell’osservatore invitandolo ad esplorare lo spazio architettonico – perfetto connubio fra architettura reale e dipinta –, oggi sono ormai ridotte allo stato di rudere. Tra di esse si propone un progetto di studio e valorizzazione applicato al cortile dipinto di Palazzo Vizzani, opera di Antonio Galli Bibiena. La volontà di percorrere nuove modalità narrative ed espressive permette di ristabilire il dialogo tra tradizione e tecnologia, con lo scopo di definire un’inedita interpretazione, materica ed emozionale, di un’opera senza tempo.