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Questo libro è l'incontro tra due spiriti bizzarri: uno, oltre cinque secoli fa, scrisse un poema eroicomico quando con l'epica non si scherzava, e come eroe si scelse l'antieroico Morgante, che affronta gli infedeli al fianco del paladino Orlando, ma armato solo di un possente batacchio. L'altro, ai giorni nostri, è uno scrittore parmigiano, fine e attento lettore dall'apparenza distratta. Quando il suo sguardo si posa come per caso sul capolavoro del Pulci da quell'incontro scaturiscono scintille e meraviglie, e la storia di Orlando, Margutte, Astarotte, re Carlo e i paladini si intreccia con mille altre storie, dal Monsieur Jourdain di Moliére, innamorato della sua Marchesa, all'Eugenio Onegin di Puškin, da "Charlie Hebdo" ai discorsi di Oscar Luigi Scalfaro. "Voglio dire che il Morgante, oggi, per una stranissima combinazione temporale, è come l'esplosione di quella lingua lì, regionale, dialettale, di quartiere e nello stesso tempo comprensibile a tutti." Paolo Nori sfoglia il Morgante, e Luigi Pulci si rivela un ilare maestro di contemporaneità.
"Si sa quanto gli originali più autentici siano proprio quelli sottoposti a costanti revisioni" afferma Busi "e in questo sta la loro vitale inossidabilità: nella letteratura universale le più grandi opere immutabili sono quelle che hanno ancora e sempre tanta energia in serbo" tale da sopportare ogni manipolazione "e pungolano i contemporanei di ogni epoca a [...] farle 'risorgere' in un'edizione qualsiasi, e renderle, appunto, di volta in volta nuovamente originali." Le straordinarie storie di Giovanni Boccaccio trovano nuova linfa in un'opera originalissima - pubblicata per la prima volta nel 1991 e protagonista di un immediato successo - che conserva il ritmo serrato dell'originale, ma in una lingua moderna, agile, godibile e accessibile a tutti. Scevri da ogni intento moralistico e ogni fronzolo letterario, gli intrighi, le avventure, le beffe e i personaggi del nuovo Decamerone acquistano così un sapore più sciolto e più vicino al gusto moderno.
'Odissea è uno dei racconti più importanti di tutti i tempi, talmente importante che è stato definito come il primo romanzo nella storia dell'Occidente. Con questa edizione, Marco Bonfiglio ha inteso coniugare un'opera sempre al passo con i tempi ad un linguaggio altrettanto attuale. L'Odissea si trasforma in romanzo d'azione e di sentimenti, con dialoghi, descrizioni, emozioni che assumono una luce diversa, accessibile a tutti. Il ritorno di Odisseo ad Itaca non è solo la speranza e la necessità di rivedere i propri cari e la propria terra: è soprattutto l'ideale per il quale combattere, grazie al quale riconoscere i propri errori e fare un passo avanti per diventare un uomo migliore.
«Donna di ferro» per Gor’kij, «Mura» per gli amici, «baronessa Budberg» per l’alta società londinese, Marija Ignat’evna Zakrevskaja, in Benckendorff e poi in Budberg, visse i suoi lunghi e intensi anni nell’alone della leggenda da lei stessa abilmente creata con menzogne, silenzi, misteriose scomparse, inattese riapparizioni. Gonfiando la propria biografia, attribuendosi antenati più illustri di quelli che la storia le aveva dato, traendo il massimo profitto dalla bellezza, dal fascino che immancabilmente esercitava sugli uomini, questa donna russa che «aveva qualcosa di Mata-Hari e qualcosa di Lou Salomé», ricordata dalla storiografia sovietica solo come segretaria e trad...
I social media occupano una parte rilevante della vita quotidiana. Il dibattito pubblico gli attribuisce, in toni spesso allarmistici, effetti emozionali, comportamentali, cognitivi e relazionali, che spaziano dai conflitti agli inganni, dall’ansia alla gelosia, dall’esibizionismo alla delusione. Questo saggio fa luce sulla natura profonda del rapporto fra persone e social, integrando diverse discipline (human-computer interaction, psicologia e psicoanalisi). Il testo fornisce al lettore gli strumenti per analizzare e comprendere le illusioni in cui cadono gli utenti nell’uso dei social e le motivazioni, anche inconsce, che spingono a proiettare sul digitale le proprie ansie, i propri desideri, gli impulsi e tratti di personalità, instaurando dinamiche relazionali apparentemente contraddittorie. Vengono quindi offerti esercizi e indicazioni per vivere consapevolmente l’esperienza dei social media, riconoscendo ed evitando le trappole psicologiche, per usare positivamente gli strumenti digitali.
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Il volume presenta una ricognizione della letteratura russa per bambini e ragazzi pubblicata in Italia dal 1945 al 1991. Da una parte si dà conto del contesto storico, sociale e letterario dell’Italia del dopoguerra, in cui i libri venivano pubblicati, dall’altra si conduce un’analisi testuale e traduttologica di una selezione di volumi nella cornice teorica dei Translation Studies e degli Adaptation Studies. Il libro si pone tre obiettivi: colmare una lacuna negli studi slavistici che a oggi hanno trattato in maniera discontinua la letteratura per l’infanzia; inserire la letteratura russa per l’infanzia nella storia dell’editoria italiana; trarre alcune osservazioni preliminari circa l’immagine di letteratura russa per l’infanzia creatasi in Italia dal dopoguerra al crollo dell’URSS.