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I social media occupano una parte rilevante della vita quotidiana. Il dibattito pubblico gli attribuisce, in toni spesso allarmistici, effetti emozionali, comportamentali, cognitivi e relazionali, che spaziano dai conflitti agli inganni, dall’ansia alla gelosia, dall’esibizionismo alla delusione. Questo saggio fa luce sulla natura profonda del rapporto fra persone e social, integrando diverse discipline (human-computer interaction, psicologia e psicoanalisi). Il testo fornisce al lettore gli strumenti per analizzare e comprendere le illusioni in cui cadono gli utenti nell’uso dei social e le motivazioni, anche inconsce, che spingono a proiettare sul digitale le proprie ansie, i propri desideri, gli impulsi e tratti di personalità, instaurando dinamiche relazionali apparentemente contraddittorie. Vengono quindi offerti esercizi e indicazioni per vivere consapevolmente l’esperienza dei social media, riconoscendo ed evitando le trappole psicologiche, per usare positivamente gli strumenti digitali.
In questo volume vengono ripercorsi i maggiori studi scientifici degli ultimi anni che, attraverso la sperimentazione delle neuroscienze, hanno dimostrato la validità delle teorie e delle scoperte cliniche della psicoanalisi, fornendone allo stesso tempo un importante aggiornamento. La clinica psicoanalitica in queste ultime decadi si è enormemente sviluppata e rivoluzionata in nuovi metodi e tecniche, e nella formazione dei nuovi analisti. Questa evoluzione, in gran parte dovuta all’applicazione della psicoanalisi ai bambini e ai genitori, nelle epoche neonatali e perinatali, si sta integrando con le psicoterapie derivate dalla teoria dell’attaccamento e con le neuroscienze. Da tale i...
The Man Who Crucified Himself is the history of a sensational nineteenth-century medical case. In 1805 a shoemaker called Mattio Lovat attempted to crucify himself in Venice. His act raised a furore, and the story spread across Europe. For the rest of the century Lovat’s case fuelled scientific and popular debates on medicine, madness, suicide and religion. Drawing on Italian, German, English and French sources, Maria Böhmer traces the multiple readings of the case and identifies various 'interpretive communities'. Her meticulously researched study sheds new light on Lovat’s case and offers fresh insights on the case narrative as a genre - both epistemic and literary.
Paure, ansie, fobie, depressione, tristezza. L’epidemia in corso non minaccia solo il nostro corpo, ma anche la nostra mente. A firma di uno psichiatra e psicoterapeuta, un piccolo manuale di resistenza per non lasciarsi vincere dal malessere e trovare la propria via verso la guarigione e la ricostruzione. Lo sappiamo fin troppo bene per averlo già vissuto tante volte: siamo fragili. Ce ne dimentichiamo però volentieri, lo rimuoviamo, come dice più elegantemente la psicoanalisi. Eppure in pieno Ventunesimo secolo, dopo aver inviato sonde su Marte e addirittura al di fuori del nostro sistema solare, siamo (stati) costretti a rimanere chiusi in casa per colpa di un virus, una struttura or...
Al giuslavorista è sempre più spesso chiesto di misurarsi con le trasformazioni in atto nella società e con l’impatto sul lavoro delle proposte regolative europee in ambito di due diligence, intelligenza artificiale e tutela ambientale. La crescente smaterializzazione delle imprese e del lavoro è destinata ad aumentare le storture e le insidie della globalizzazione, rendendo più difficilmente identificabili sia le tecniche per gestire le nuove sfide, sia gli impatti sistemici della trasformazione digitale e, con essi, i rischi dell’algoretica sul lavoro. L’indagine svolta induce così a riflettere su criteri e parametri della sostenibilità (digitale, ma anche ambientale) nei contesti di lavoro e, di conseguenza, su contorni e caratteristiche di una nuova cultura, ma anche di una nuova pratica, della responsabilità sociale delle imprese lungo il processo di trasformazione digitale.