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The Astrological Autobiography of a Medieval Philosopher
Critical edition of the earliest known astrological autobiography The present book reveals the riches of the earliest known astrological autobiography, authored by Henry Bate of Mechelen (1246–after 1310). Exploiting all resources of contemporary astrological science, Bate conducts in his Nativitas a profound self-analysis, revealing the peculiarities of his character and personality at a crucial moment of his life (1280). The result is an extraordinarily detailed and penetrating attempt to decode the fate of one’s own life and its idiosyncrasies. The Astrological Autobiography of a Medieval Philosopher offers the first critical edition of Bate’s Nativitas. An extensive introduction presents Bate’s life and work and sheds new light on the reception and use of Greek, Latin, Arabic, and Hebrew texts among scholars in Paris at the end of the 13th century. The book thus provides a major new resource for scholars working on medieval science, autobiography, and notions of personhood and individuality.
Il Men� di Giulietta
L'ideale d'amore impersonato da Giulietta e Romeo, icone di quell'assoluta passione che Shakespeare ha voluto celebrare... ma se pensiamo ad un epilogo diverso della drammatica storia, ad un lieto fine, dobbiamo immaginare le due famiglie riappacificate, un giusto matrimonio ed un proseguo quotidiano. Ma veniamo alle nostre ricette: ogni autore è poeta ed ha qui espresso in forma lirica con verso libero, un messaggio "gustoso" seguito poi da una ricetta vera e fattibile per planare dall'aere poetico alla pratica appetitosa. A questo punto abbiamo pensato di coinvolgere il lettore lasciando qualche pagina per scrivere appunti: ricette o poesia? Ogni poesia è una ricetta del pensiero e proviene dalla sensibilità di chi scrive, ogni ricetta è una poesia per il palato, il gusto. S'intrecciano così in questo menù originale, aromi e sapori, ricordi ed emozioni. Lucia Lanza
Ti racconto una poesia
E' una raccolta di poesie scritte nel tempo, attraverso stati d'animo altalenanti e a volte immensamente tristi. Storie in versi di uomini e donne che hanno vissuto le ore piene della vita, alcuni ricordando la propria infanzia, altri persi in una ragnatela che avviluppa il cuore e la mente. Alcune poesie sono racconti di vita evocati da profumi, sapori e colori. Sono poesie che ci fanno viaggiare nel tempo e nello spazio, storie che emozionano perché ricche di avvenimenti e dettagli precisi. Ho raccolto attraverso gesti silenti e parole sussurrate, un sorriso, un momento di gioia, di dolore e di memorie perdute. Ho amato questo libro fin dalla prima parola, l'ho sentito esplodere e ho lasciato che il mio cuore parlasse. Spero di avere fatto un buon lavoro. E ringrazio Lucia Lanza per aver sostenuto e creduto in esso. Dedicato a Donna Isabella, mia madre. Maura Mantellino
Astri Immensi 2
Il cielo di luglio, dalla luna blu alle stelle cadenti: DA QUI SIAMO PARTITI, UNO SCIAME ANOMALO DI STELLE ED UNA LUNA BLU. Ma poi, sempre guardando il cielo fino all'aurora, schiarendosi e poi l'alba, potevano fermarsi i Poeti? Tramonto, crepuscolo, notte ricordando assolate giornate: astri che ci accompagnano nell'avventura della vita quotidiana, giorno dopo giorno, con sentimenti ed emozioni. Fratelli del cielo che ci osservano, noi così gravi, dai passi sofferti, spesso, eppure speranzosi. Così hanno cantato i Poeti, a ruota libera, con o senza metrica, dilungandosi o in modo sintetico, in piena libertà. Ecco il secondo volume di"Astri immensi" che prosegue il successo di "Astri Immensi - il sole, la luna e le fulgide stelle" (2014). Buona lettura a chi ci leggerà accompagnando e completando così l'iter della Musa che esprime il canto più profondo e libero. Lucia Lanza per Antologica Atelier
The Gramophone
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Energia Vitale
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Il colore dei miei pensieri
Come un diario di intime emozioni, leggiamo questa silloge della poetessa Anna Maria Cangiano. Sbirciamo tra le righe e scopriamo colori nuovi, sentimenti vivi. In armonia e libera la metrica, l'autrice ci offre il suo pensiero nella migliore forma vi possa essere: la poesia. Lucia Lanza
Peccati
In questa silloge la poetessa Izabella Teresa Kostka si fa araldo di denuncia del peccato e sonda la condizione umana in tutte le forme della sua gravità, nell'abisso della disperata lontananza dall'Amore e dal Bene. E' una realtà che tocca la nota più dolente, le piaghe dell'anima, una realtà scomoda eppure evidente. La silloge si conclude con il post scriptum: cosciente dell'incoscienza, conoscendo l'ottusa lontananza dal Bene, è l'ultima riga a salvare tutto questo percorso, la preghiera: un invito che confida nella Grazia che sola può salvare l'umanità "sbagliata" delle anime. Lucia Lanza Antologica Atelier Edizioni
