You may have to Search all our reviewed books and magazines, click the sign up button below to create a free account.
Il lavoro si propone di studiare l’origine della figura dell’index e del delator, risalendo fino alle prime testimonianze di vicende processuali nelle quali costoro si trovarono implicati. Esso abbraccia pertanto un arco di tempo molto ampio che va dall’età monarchica al tardo impero ed evidenzia come durante il Principato augusteo queste due funzioni raggiunsero il loro definitivo «punto d’arrivo», completando il loro sviluppo. La tendenza a ritenere i due lemmi sinonimi risulta evidente da un passo di Ulpiano, inserito nel titolo De verborum significatione del Digesto, in cui indicare coincide con deferre, dal cui participio perfetto delatum si forma il sostantivo delator (D. 50, 16, 197). Nel volume è analizzato il procedimento mediante il quale l’indicium era ricevuto e a chi dovesse essere riferito. Si dà conto degli organi preposti al controllo della spontaneità, validità e veridicità dell’indicium, nonché di quelli incaricati di disporre il praemium spettante all’index o al delator. Si esaminano infine le persone legittimate a fornire gli indicia e quelle prive di tale legittimazione, indagando in qualicrimina si potessero utilizzare le delazioni.
"Convegno internazionale Sassoferrato 21-23 settembre 2006."
None
Questo volume raccoglie gli interventi presentati nelle Giornate di studio tenute presso l’Università Europea di Roma nei giorni 7-8 novembre 2012 e dedicate al tema dell’«assistenza sociale» nel mondo greco e romano. Negli ultimi anni ha molto attirato l’attenzione di una parte dell’antichistica lo studio dei poveri e della povertà; minore interesse, al contrario, ha riscosso il tema individuato per queste giornate di studio, tanto che mancano opere di carattere sistematico su di esso, sia per la difficoltà nel definirne precisamente i contorni, sia per una certa distanza che separa la nostra sensibilità in merito a tale problema da quella del mondo greco e romano. Proprio a c...
Cosa hanno in comune una chiesa medievale, un cavaliere templare e un drago alato di pietra con l’energia della terra? Una domanda apparentemente bizzarra ma dalla risposta ancor più inaspettata, dato che esiste un filo conduttore tra tutti questi elementi. Recenti studi sulla simbologia di chiese e cattedrali medievali hanno infatti permesso di decodificare numerosi segni e simboli dal significato a prima vista inaccessibile. Non resta dunque che intraprendere insieme l’affascinante percorso iniziatico che, partendo dallo studio di simboli provenienti da civiltà antiche, ci condurrà in un ben definito spazio geografico e temporale, dove i segreti di un ciclo di chiese, così come la ...
L'Archeologia Romana di Dionigi di Alicarnasso è un testo che da più di un secolo appassiona diversi settori della disciplina antichistica. Almeno tre aspetti sono da sempre all'attenzione: una descrizione tra le più dettagliate delle Origini di Roma, tra monarchia e la prima fase della repubblica; il contesto e le motivazioni che conducono l'autore alla stesura dell'opera, all'inizio di una nuova temperie della storia mediterranea con il principato di Augusto. Infine, l'elaborazione letteraria di un complesso esperimento comunicativo che un gruppo definito di intellettuali di lingua greca a Roma recepiscono dai più raffinati ambienti greci e orientali e trasformano in un possibile veico...
Il libro raccoglie una serie di studi di specialisti della tarda antichità, dal IV al VI secolo d.C. in vari settori di ricerca, che compongono dunque un mosaico interdisciplinare: storia sociale, diritto, religione, archeologia, cultura, storiografia, ai quali si aggiungono contributi di giovani studiosi del dipartimento di Storia Culture e Civiltà dell’Università di Bologna con competenze in ambito archeologico, epigrafico, numismatico e letterario. I diversi contributi costituiscono lo sviluppo di un dibattito seminariale tenuto a Bologna nel maggio 2015 con lo scopo appunto di promuovere un dialogo fra aree e generazioni diverse di studiosi della tarda antichità, periodo, questo, di mutamenti e di complessità assodata, e che costituisce un momento di svolta nella storiografia, attraverso il passaggio da una storiografia di stampo istituzionale a quella caratterizzata da un lungo complesso di transizioni.