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This collective work has the aim to bring together several contributions by scholars from different Countries through the leitmotif of the analysis of work through digital platforms, also in the light of the latest proposal for a European Union directive. The first section focuses on the analysis of digital platform work, in various aspects, including issues concerning the use of artificial intelligence. The second section analyses issues related to the development of workers’ rights through digital platforms. In the third section, the authors made considerations on the intervention of the draft directive on qualification.
Lo scopo di questi Quaderni è in primo luogo quello di documentare e condividere l'esperienza didattica e scientifica del Dottorato di ricerca in Scienze documentarie, linguistiche e letterarie che ha sede presso l'Università La Sapienza di Roma. La prima sezione è dedicata ad aprire qualche "finestra" sull'attività didattica svolta nel Dottorato, in parte condivisa e in parte rivolta specificamente a singoli curricula, e sempre attenta sia alla dimensione della discussione, del dibattito, sia al respiro internazionale. Nella seconda sezione trova spazio invece una selezione di contributi, di dottorandi in corso e dottori che hanno conseguito il titolo negli ultimi due o tre anni, che illustrino nel loro complesso l'ampio orizzonte tematico delle ricerche portate avanti nel Dottorato. Alcuni dottorandi, inoltre, hanno collaborato alla redazione del volume, arricchendo anche in questo modo la loro esperienza. Inoltre si è ritenuto opportuno includere, come terza sezione, un repertorio delle ricerche e delle relative tesi di Dottorato, che prosegue e integra quello già pubblicato nel primo volume di Prismi.
Con questo volume l’Associazione Italiana di Fraseologia e Paremiologia Phrasis, in collaborazione con il dottorato in Scienze documentarie, linguistiche e letterarie della Sapienza Università di Roma, testimonia la vitalità e la crescita degli studi fraseologici e paremiologici in Italia e all’estero. Lo fa dando voce a giovani ricercatrici e ricercatori nell’ambito del Primo Convegno Dottorale “Nuovi Studi di Fraseologia e Paremiologia”, in un periodo storico in cui, a causa della pandemia, le occasioni di scambio scientifico appaiono drasticamente ridotte. Il volume restituisce una molteplicità di approcci d’analisi, cui si aggiunge la ricchezza del materiale fraseologico e...
Il volume raccoglie saggi dedicati alla cultura russa e sovietica degli anni Venti del XX nati nella cornice di 20/Venti, laboratorio di ricerca permanente, aperto al contributo di studiose e studiosi di diverse generazioni. I temi di questo volume spaziano dal mondo teatrale e musicale al dibattito intellettuale e propagandistico sulla stampa, dalle opere di autori come Pasternak, Gor’kij, Remizov, Platonov, Bulgakov, alla rilettura dell’eccezionale decennio postrivoluzionario sotto il prisma di epoche e latitudini differenti. DOI: 10.13134/979-12-5977-308-1
Il volume raccoglie, nella prima parte, alcuni scritti in materia di regolamentazione delle nuove tecnologie di Beniamino Caravita di Toritto, professore di Istituzioni di diritto pubblico presso il Dipartimento di Scienze Politiche di Sapienza – Università di Roma e Chair della Cattedra Jean Monnet “The European Path of Artificial Intelligence”, scomparso nel novembre del 2021. Nella seconda parte vengono pubblicate, invece, le riflessioni che attorno a quegli scritti hanno compiuto illustri studiosi – quali Angelo M. Petroni, Filippo Donati, Diana-Urania Galetta, Filippo Patroni Griffi, Ugo Ruffolo e Natalino Irti – in occasione del convegno in ricordo di Beniamino Caravita tenutosi, presso il Dipartimento di Scienze Politiche della Sapienza – Università di Roma, il 19 aprile 2022. Un dialogo, dunque, a distanza tra lo studioso, che tra i molteplici temi di ricerca affrontati aveva da ultimo guardato con interesse alla regolamentazione giuridica delle nuove tecnologie e colleghi e amici legati a lui da stima, affetto e comunanza di passione scientifica.
La committenza ha da sempre condizionato e indirizzato l’architettura sia nella sua fase progettuale e di cantiere sia nella sua conservazione, tenuto conto delle vicende storiche coeve, della situazione economica al contorno e della cultura architettonica del momento. Un ordine religioso è tra i committenti più esigenti perché, vivendo secondo precisi dogmi, richiede un’architettura che identifichi le proprie necessità. I due tomi raccolgono contributi che affrontano le modalità in cui gli ordini e le congregazioni religiose, tra Medioevo ed Età Moderna, hanno rappresentato sé stessi tramite l’arte e l’architettura. Gli atti sono frutto del convegno, svolto a maggio 2021, organizzato in seno alle molteplici attività complementari che il Dottorato di Storia, Disegno e Restauro dell’Architettura di Sapienza Università di Roma offre per la formazione accademica integrando i tre distinti, ma affini, settori disciplinari.
“Si dice in molti modi”: con questo titolo, ripreso liberamente dalla metafisica aristotelica, si intende dar conto di ciò che ha ispirato non solo il libro che qui presentiamo, ma anche la filosofia che inevitabilmente ispira ogni studio linguistico concreto: l’attenzione alla varietà delle lingue, alle loro diversità, a quelle caratteristiche strutturali e d’uso che permettono non solo alle comunità linguistiche, ma anche a ogni singolo parlante di esprimersi in maniera mai del tutto prevedibile, spesso nuova, talvolta unica. Questa illimitata molteplicità si manifesta, in maniera del tutto peculiare, nella fraseologia, ambito lessicale che non a caso rappresenta uno dei m...
Per un ordinamento democratico moderno, non è concepibile una giustizia segreta: sottratta a un efficace controllo da parte della collettività nel cui nome è amministrata, diverrebbe un pericoloso strumento di affermazione di parte. Se la pubblicità del procedimento penale rappresenta indubbiamente un irrinunciabile presidio di civiltà e di democrazia, costituzionalmente imposto, è altrettanto vero, però, che l’informazione giudiziaria risulta spesso sciatta, sensazionalistica, non rispettosa della presunzione di innocenza, gratuitamente invasiva della riservatezza dei soggetti coinvolti nell’inchiesta. Gli antidoti vanno ricercati su diversi piani: legislativo, deontologico, culturale. Si tratta di una ricerca complessa, il cui successo dipenderà anche dall’impegno di giuristi e operatori della comunicazione nell’elaborare soluzioni condivise, che si avvalgano di differenti prospettive, competenze e sensibilità. A giudicare dalle stimolanti riflessioni, sollecitazioni e proposte raccolte in questo volume si tratta di un obiettivo tutt’altro che impossibile da raggiungere.
La moderna ricerca sull’infanzia è chiamata a prestare una specifica attenzione alle bambine/fanciulle, poiché tali soggetti, al momento, risultano ancora gravati da una sostanziale invisibilità storica. La raccolta di saggi che qui si presenta è dedicata a tale scopo, intendendo far risuonare nuovamente le loro “flebili voci”. Gli autori si sono misurati con la non facile sfida, considerando il soggetto in una prospettiva storico-religiosa, lungo un arco cronologico che va dal III millennio a.C. all’età medievale, e con un approccio significativamente multidisciplinare. Testi, tradizioni, documenti iconografici e testimonianze materiali sono stati così esaminati con cura, ricollocandoli sullo sfondo dei rispettivi contesti storici, senza ignorare qualche apertura di carattere comparativo. Ne è scaturito un affresco sull’infanzia al femminile, dalle molte sfumature, segnato da linee di continuità e di frattura. Tutto ciò apre nuove prospettive di ricerca e offre suggestioni di grande interesse.