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The Funambulists brings together the diverse poetry collections of six contemporary Arab diasporic women poets. Spanning multiple languages and regions, this volume illuminates the distinct artistic voice of each poet, yet also highlights the aesthetic and political relevance that unites their work. Marchi explores the work of Naomi Shihab Nye, a celebrated American poet of Palestinian descent; Iman Mersal, an Egyptian poet living in Edmonton, Canada, who writes in Arabic; Nadine Ltaif, a Lebanese poet who lives in Quebec and has adopted French as her language; Maram al-Massri, a Syrian poet writing in Arabic and living in France; Suheir Hammad, an American poet of Palestinian origin; and Mi...
La complessa interazione fra lo spazio geografico e la sua trasposizione romanzesca rappresenta uno degli aspetti più controversi e indubbiamente meno indagati della letteratura di migrazione italiana. Nonostante la rilevanza di tale problematica nella produzione dei migrant writers molti interrogativi ad essa correlati resta-no difatti irrisolti sul piano teorico e compositivo. Quali percorsi di vita, quali scorci della penisola o dei suoi luoghi simbolo ci hanno restituito nelle loro opere e nelle loro testimonianze? Quali funzioni o qua-li connotazioni hanno di volta in volta assunto le immagini restituiteci dal loro sguardo e, soprattutto, in quale misura hanno contribuito a riplasmare l’immagine stessa del Belpaese? Prendendo spunto dalle innovative applicazioni della geocritica nell’ambito della comparatistica, Geografie dell’esodo vuole offrire un’inedita chiave di lettura di questo genere tanto proteiforme quanto metamorfico, dagli ormai riconosciuti precursori (Salah Methnani; Pap Khouma; Mohamed Bouchane; Saidou Moussa Ba; Mohsen Melliti) ad alcuni dei suoi più autorevoli esponenti nel nuovo millennio (Amara Lakhous; Laila Wadia).
Sunu Italia è un manuale per l'apprendimento dell'Italiano come lingua straniera. Coniuga le indicazioni principali emergenti dall'attuale dibattito sull'insegnamento/apprendimento dell'Italiano come lingua straniera con la realtà della cultura senegalese. Pensato per gli allievi della scuola media e del liceo del Senegal, è adatto anche ad allievi senegalesi in contesto L2 e offre materiali e spunti per l'apprendimento dell'Italiano per un pubblico più vasto, specialmente dell'Africa francofona. Il percorso accompagna l'apprendente al raggiungimento del livello B1, in modo graduale e progressivo, integrando all'approccio comunicativo degli approfondimenti e delle esercitazioni grammaticali. Il corso, composto da 20 moduli, si snoda narrativamente attraverso due storie che si alternano, favorendo l'interesse e la motivazione degli apprendenti. Una appendice dà ampio spazio alla grammatica e alla traduzione, rispondendo alle "abitudini scolastiche" e alle tipologie di esami finali del sistema di istruzione senegalese.
Si può perdonare tutto? È la grande domanda che tutti ci poniamo prima o poi nella vita. E perché poi dovremmo? Sarebbe giusto farlo? A favore di chi? Per quale scopo? Per rispondere a questi e agli altri interrogativi che vi ruotano attorno, Olivier Clerc ridefinisce i termini del perdono, distinguendolo dalle scuse o dalle giustificazioni, e individua quindici ostacoli che impediscono alla maggioranza di noi di progredire verso la “guarigione delle ferite del cuore”. Le illuminanti riflessioni dell’autore, gli strumenti e i metodi che propone sono un invito convinto a lavorare su di sé, a rimettersi profondamente in questione, a superare resistenze e preconcetti che ci fanno ristagnare in una condizione di sofferenza: a crescere, insomma, e a darsi una possibilità verso una vita migliore, aperta e pacificata, senza rancori o rimorsi. Le numerose testimonianze che Clerc riporta nel libro sottolineano con forza che i doni del perdono sono accessibili a tutti, anche davanti all’indicibile. Anche davanti a chi non chiede e non vuole essere perdonato.
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There was time when my country was the country of fairy tales, a country where every child would want to grow and play. This is the story of the author's physical and emotional journey from her war-torn homeland, Somalia. Some time after the military coup in 1969 Shirin left Mogadishu and moved to Italy to make a new life and home for herself and her family. Since then she has crossed continents and lived in several cities, facing the challenge of integrating with many different kind of society before settling in England in 2010. This book encapsulates her reflections on the Somali diaspora.