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Mentre le magiche notti stellate e i pleniluni fanno risplendere le cupole delle moschee, le pietanze odorose di spezie permeano con i loro eccitanti inviti avventure e convegni d’amore. Le famose novelle dal punto di vista del cuoco con le ricette originali del Medio Oriente.
Questo saggio sul Decameron propone una serie di ricette della tradizione fiorentina e talvolta, a seconda dello sfondo narrativo, anche di altri luoghi (Piemonte, Romagna, Borgogna) collegate alle novelle; ma intende anche stimolare alla lettura del capolavoro di Boccaccio, forse più famoso che frequentato. E allora questo libretto vorrebbe indurre il lettore di oggi a riprendere in mano l’opera che, come i veri “classici”, è sempre attuale, perché rappresenta realisticamente il mondo degli uomini; narra una serie di vicende di volta in volta leggere o tragiche, avventurose o quotidiane, appassionate o ironiche, tenere o crudeli.
Una rilettura dell’opera verghiana attraverso la cucina dei suoi protagonisti: i contadini siciliani. Una cucina semplice, quasi archetipica in cui il principale condimento è la fame. Una fame atavica. Pensiamo a quel pane reso “verde” dalla muffa che consuma il povero Jeli al seguito di un gregge che non è il suo. Pensiamo alla mitica zuppa di fave, il cui profumo pervade non soltanto le novelle "rusticane", ma anche i due romanzi, I Malavoglia e Mastro Don Gesualdo. Un cibo, questo, quasi "trasversale", che accomuna un povero cristo come Alfio Mosca ad un arricchito Don Gesualdo Motta. Per non parlare delle tanto amate acciughe, cibo cult che i Malavoglia sognavano nelle lunghe ann...
Felski presents a critical account of current American and European feminist literary theory, and analyzes contemporary fiction by women to show that no theorist can identify a specifically "female" or "feminine" kind of writing without reference to what gender means at a given historical moment. She argues that the idea of a feminist aesthetic is a non-issue needlessly pursued by feminists. She calls for a consideration of the social and cultural context in which these texts were produced and received, and demonstrates her method of an interdisciplinary approach to the analysis of literature which can integrate literary and social theory. ISBN 0-674-06894-7: $25.00; ISBN 0-674-06895-5 (pbk.): $9.95.
Il cibo in tutte le opere del grande drammaturgo ha valenze particolarmente importanti e simboliche. Il banchetto è occasione, nelle opere del bardo di Stratford, per consumare vendette, ordire trame, affinare strategie dinastiche e amorose, momento centrale dell’intreccio, scenario iniziale e conclusivo di molte vicende. Con tutte le ricette del rinascimento inglese.
Quale altra cucina avrebbe potuto ispirare una dichiarazione d'amore tanto appassionata a cumino zenzero, cannella, coriandolo, quanto quella de La maga delle spezie, se non la cucina indiana? Nessun'altra, crediamo. Chitra Banerjee Divakaruni, una delle autrici indiane contemporanee di lingua inglese più conosciute e apprezzate, è animata da un grande amore e da una profonda conoscenza della cucina del suo paese. I suoi libri, carichi di una intensa magia e di tutto il fascino di una terra misteriosa e controversa come l'India, profumano di spezie, miele e acqua di rose, degli aromi tiepidi di piatti sontuosi e antichi.