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Modern Rome is a city rife with contradictions. Once the seat of ancient glory, it is now often the object of national contempt. It plays a significant part on the world stage, but the concerns of its residents are often deeply parochial. And while they live in the seat of a world religion, Romans can be vehemently anticlerical. These tensions between the past and the present, the global and the local, make Rome fertile ground to study urban social life, the construction of the past, the role of religion in daily life, and how a capital city relates to the rest of the nation. Michael Herzfeld focuses on Rome’s historic Monti district and the wrenching dislocation caused by rapid economical...
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Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare.
A partire da un’ampia gamma di fonti iconografiche (tessere, manifesti, cartoline, giornali, siti web...), Luciano Cheles ricostruisce l’evoluzione della propaganda figurativa della destra dal 1946 a oggi, interrogandosi sugli elementi di continuità e discontinuità fra il fascismo e i tre partiti che nel corso degli anni si sono passati il testimone della destra: dal Movimento Sociale Italiano a Fratelli d’Italia, passando per Alleanza Nazionale. Il volume mostra come, sotto la sua apparente “normalità”, la propaganda della destra postfascista celi spesso allusioni e precisi riferimenti rivolti a un pubblico di nostalgici capaci di riconoscerli, abituando allo stesso tempo gli italiani a una versione moderna dei valori del regime.
«Ecco che essi ti insegnano a non splendere. E tu splendi, invece.» È da queste parole di Pier Paolo Pasolini che prende le mosse Alessandro Zan per mettere nero su bianco tutto ciò che è successo negli ultimi anni, a partire dal clamoroso affossamento della proposta di legge nota come Ddl Zan. Da quel giorno molto è cambiato, e non in meglio. L'affermarsi di un governo di destra guidato da Giorgia Meloni sembra aver messo una pietra sopra alla lotta per i diritti civili, precipitati all'ultimo posto dell'agenda politica. Tuttavia, questo non è un libro d'odio, di recriminazione o disillusione ma, al contrario, un libro di speranza. Perché se è vero che nel nostro Paese, e in Europa...
Nessuno pensa che possa tornare il fascismo storico, il regime dittatoriale dell'olio di ricino e del manganello, delle camicie nere e del fez. Ma il successo elettorale e l'arrivo al governo degli eredi diretti di un partito fondato dai reduci del Partito nazionale fascista e della Repubblica sociale italiana ha spalancato scenari imprevedibili fino a poco tempo fa e tuttora impensabili in gran parte d'Europa. Nell'Italia del 2024, in parlamento, al governo, ai vertici di istituzioni statali ci sono persone che celebrano le ricorrenze e le personalità del Ventennio, manifestano apertamente la loro allergia a tutto ciò che sa di antifascismo, assorbono e diffondono l'antisemitismo e il raz...
Poco meno di vent'anni di egemonia e dominazione napoleonica avevano fortemente inciso sulla mentalità di una generazione di Italiani, che da quel periodo avevano avuto una bandiera, una consolidata coscienza nazionale e la possibilità di conoscersi meglio sia entro gli ampi confini territoriali che li comprendevano, sia sotto le armi in ogni parte d'Europa. Quella generazione aveva goduto di rilevanti riforme in campo politico, amministrativo e giudiziario, e si era ritratta dal legame con Napoleone solo di fronte al continuo bagno di sangue e alle crescenti tasse che l'Impero imponeva per uno stato di guerra che non aveva avuto soluzioni di continuità Quella generazione aveva avuto il t...