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Vibo Valentia is the provincial capital city, which enjoys a geographical position of extraordinary attractive value with its port with a tourist and commercial vocation among the best equipped between Salerno and Reggio Calabria, with a harbor master's office which is among the largest in Italy; a city that has a rich ancient history, important memories, first of all needs to work on its vocations to grow and develop in harmony with the new social reality. For the landscape beauties and historical testimonies, Vibo Valentia is undoubtedly a city dedicated to tourism: cultural, archaeological, religious tourism that becomes a primary resource for our territory. The historic center of Vibo Va...
La città di Vibo Valentia è incredibilmente ricca di storia e, come poche altre in Italia e in Europa può vantare tre distinti periodi storici che ancora oggi convivono con importanti reperti archeologici. Il primo periodo è quello greco, il secondo è quello romano, il terzo è quello medievale. La guida racconta le vicende della città e descrive i preziosi reperti trovati.
Questo numero tratta della "doppia faccia" di una regione che da un lato, oltre la natura, esprime ancora straordinarie peculiarità culturali e numerose forme d’arte, diffuse fra città, paesi, villaggi, contadi, in parte vive, in parte conservate o musealizzate; dall’altro riflette la triste realtà di quest’epoca, segnata dal grande fenomeno dell’omologazione, nel quale i codici culturali, dopo aver resistito per secoli, tendono a uniformarsi e ad appiattirsi, fagocitati dalle indefinite manifestazioni contemporanee, anche così dette ‘qualificanti’ e di sperimentazione tecnicista, che in realtà sconvolgono il modo di vivere e gli equilibri tra natura e cultura.
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Ripensare Alvaro, come ci aiutano a capire i saggi presenti in questo volume – dove si considerano aspetti, di solito ignorati o considerati secondari, come il suo muoversi tra Aspromonte ed Europa, i suoi legami con scrittori della sua terra e grandi intellettuali organizzatori di cultura nazionale, la sua incisiva presenza nel teatro, nella radio, come nel cinema e nelle grandi questioni del suo tempo – significa abbandonare ogni pigrizia intellettuale, rinunciare a mitologie e a retoriche identitarie, farsi guidare dalla potenza e dalla forza, dall’etica, di una scrittura letteraria raffinata ed elegante, che era insieme originale etnografia, ricerca e salvaguardia per il futuro di mondo scomparso, memorie e vita, antropologia delle genti di Calabria e del Sud Italia, che vanno inseriti in quella nazione italiana, Mediterraneo e in quell’Europa alle quali egli sentiva, con convinzione, di appartenere. Forse questa Calabria e questa Italia e questa Europa, sempre più sconosciute a se stesse, desacralizzate, giunte alla fine di un lunga storia, hanno bisogno di inventare un senso di comunità e di ritrovare un’anima anche a partire da autori come Alvaro.