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Take Six; Six Spanish women Writers
  • Language: en
  • Pages: 198

Take Six; Six Spanish women Writers

Take Six: Six Spanish Women Writers is an anthology of short stories by six outstanding Spanish women writers: Emilia Pardo Bazán (1851-1921), Carmen de Burgos (1867-1932), Carmen Laforet (1921-2004), Cristina Fernández Cubas (born 1945), Soledad Puértolas (born 1947) and Patricia Erlés (born 1972). The stories span over one hundred years, starting with the indomitable Emilia Pardo Bazán, whose casual and often humorous protrayal of brutal domestic violence set a paradigm for the writers who followed her to explore every aspect of the roles imposed on women by a male-dominated society, delving into subjects ranging from love and betrayal to bereavement, arson and murder, without losing touch with the humorous side of seemingly impossible situations. Take Six; Six Spanish Women Writers was shortlisted for the Spanish Translation Prize in 2023.

The Queen of Darkness and other stories
  • Language: en
  • Pages: 106

The Queen of Darkness and other stories

The ancient traditions of Sardinia feature heavily in this early collection. The stories collected in The Queen of Darkness, published in 1902 shortly after Deledda’s marriage and move to Rome, reflect her transformation from little-known regional writer to an increasingly fêted and successful mainstream author. The two miniature psycho-dramas that open the collection are followed by stories of Sardinian life in the remote hills around her home town of Nuoro. The stark but beautiful countryside is a backdrop to the passions, misadventures and injustices which shape the lives of its rugged but all too human inhabitants. Graham Andersopn's translation was longlisted for The Women in Translation Prize.

Take Six; Six Balkan Women Writers
  • Language: en
  • Pages: 209

Take Six; Six Balkan Women Writers

"This is a strong collection, and I look forward to reading the others in the series. I’d also happily read more." -- Lizzie Siddall This volume brings together six unique female voices: Magdalena Blazevic, Tatjana Gromaca, Vesna Peric, Natali Spasova, Sonja Zivaljevic and Ana Svetel from six countries that were part of Yugoslavia until the early 1990s. Elements of a common history shine through in this smorgasbord of classic short stories, travel writing, diarylike accounts and stand-alone chapters from a hard-hitting novel. Despite the intervening wars and crises, the six republics of Bosnia-Herzegovina, Croatia, Macedonia, Montenegro, Serbia and Slovenia are 'reunited' - albeit briefly - in this collection

Lagunario
  • Language: it
  • Pages: 133

Lagunario

Il Lido, Murano, San Giorgio, Sant’Erasmo... Isabella Panfido racconta dodici isole della laguna veneziana e per ognuna di esse offre una mappa originale e poetica. Il suo andar per isole tende metaforicamente a un punto focale che è Venezia, la metropoli d’acqua, che dà un senso profondo a questo mirabile viaggio, e che l’autrice celebra a suo modo, sempre con amore. Quest’opera non può che ricordare i Microcosmi di Claudio Magris per la capacità di intrecciare il dato storico a quello poetico, di far convivere citazioni da cronache e documenti e leggende popolari, per la felicità d’ispirazione e per la struttura fatta di capitoli-luoghi. Una dichiarazione d’amore alle isole e alle acque “sacre, inviolabili” della laguna. Lagunario ha avuto 3 edizioni con il marchio Santi Quaranta, è stato tradotto e pubblicato in Inghilterra e ha inoltre vinto il Premio Gambrinus Mazzotti, il Premio La Voce dei Lettori e il Premio Latisana per il Nord-Est.

Marianna Sirca
  • Language: en
  • Pages: 180

Marianna Sirca

'The struggles of both Marianna and Simone with their own consciences, with their nearest and dearest and with what they feel is most likely to make them happy are what this book is about and Deledda tells her story very well. We can sympathise with Marianna and Simone while recognising, even if not agreeing with the opposing view, even if this is set well over a hundred years ago in a society with different mores from ours.' John Alvey in The Modern Novel 'Richly imagined and uncompromising in its powerful descriptions, Marianna Sirca is an engrossing novel that vividly evokes a time and place far removed from the modern world. It left me curious to read more of Deledda’s extensive body of work.' Aneesa Abbas Higgins in The Riveter

Figlio di papà
  • Language: it
  • Pages: 147

Figlio di papà

Dopo il tentativo fallito di stabilirsi a Berlino, un trentenne originario di una cittadina di provincia trascorre le sue giornate lavorando come receptionist in un hotel di Zagabria, in bilico tra la propria disperazione, un ricco amante e la malattia del padre. È il rapporto tra padre e figlio, da sempre ambivalente e minato dal passato che incombe su di loro, a rappresentare la chiave di volta dell’esistenza del giovane. Senza compromessi, con capitoli brevi e potenti, pieni di emozioni profonde alternate a sesso e morte, paura e gioia, Pešut dimostra di essere una voce originale che interpreta perfettamente il tempo in cui vive e la generazione di chi è nato negli anni Novanta.

L'uomo che parlava alle statue
  • Language: it
  • Pages: 121

L'uomo che parlava alle statue

Sul filo di una memoria asciutta e a tratti profondamente ironica, Roberto Weber risale il Novecento; lo fa avvalendosi dei tornanti angusti di una vicenda famigliare immersa in una composita (e scomparsa) comunità etnica e culturale, per cogliere i più ampi risvolti della storia cittadina. Il racconto torna a più riprese nel teatro di piazza Unità, nel luogo simbolo cioè in cui si consumano febbrilmente le passioni più brucianti, le finzioni collettive più riuscite, i momenti più drammatici della città e del suo popolo: lì fa ritorno la salma dell’Arciduca Francesco Ferdinando dopo l’uccisione a Sarajevo che scatena la Prima guerra mondiale; lì Benito Mussolini annuncia le leggi razziali; lì nel 1954 Trieste diventa italiana. Giornate epocali, in cui tutti scendono in piazza e la comunità viene attraversata dalla Storia. Un romanzo intimo dove una famiglia abita tutte le contraddizioni di una città-mondo e dove l’essere di confine coniuga la dimensione privata e pubblica.

Come circola la poesia nel secondo Novecento
  • Language: it
  • Pages: 212

Come circola la poesia nel secondo Novecento

Quali sono stati i modi in cui la poesia del secondo Novecento si è propagata e diffusa? I circuiti e le traiettorie del testo poetico sono assai meno lineari di quanto possa apparire. Morfologia a diffusione ristretta, ma di massimo prestigio culturale nel campo letterario novecentesco, la poesia è altresì un genere ad alto tasso di plasticità fruitiva e editoriale: i versi sono letti e scambiati in rivista, in plaquette, in una gamma di edizioni ispirate a criteri filologici e editoriali mutevoli. Non è un fatto di poco conto: se socializzata in modi difformi, l’opera non solo muta fisionomia, ma intercetta dissimili bisogni estetici e culturali. Il libro offre una campionatura di q...

Gli innamorati di piazza Oberdan
  • Language: it
  • Pages: 237

Gli innamorati di piazza Oberdan

Il 6 aprile 1945 Pino Robusti, studente di Architettura, viene fucilato a Trieste alla Risiera di San Sabba, unico lager di sterminio d’Italia. Fuori dalla Risiera durante quei drammatici giorni ad attenderlo e a chiederne la grazia ci sono il padre Vittorio, e la fidanzata Laura. Un romanzo che ricostruisce la storia vera di Pino, dall’infanzia al suo grande amore. E ancora prima le vicende della famiglia Robusti, dalla Grande Guerra al passaggio di Trieste all’Italia, fino all’avvento del fascismo. Una storia ricostruita a partire dalle lettere originali che Pino Robusti scrisse in cella alla fidanzata e ai genitori, e dalle testimonianze di chi conobbe i due innamorati che avevano in piazza Oberdan il loro punto d’incontro.

Il sole non bagna Napoli
  • Language: it
  • Pages: 130

Il sole non bagna Napoli

Un reportage narrativo sulla città più raccontata e chiacchierata al mondo: dal momentaneo buio di un distacco di retina, Antonella Cilento entra nelle ombre di una città dove tanto il sole quanto il mare sono apparenze esterne. Napoli, attraversata dal centro alle periferie e lungo i suoi innumerevoli strati temporali, riappare da parole di scrittrici e scrittori, da Felix Hartlaub a Fabrizia Ramondino, da E.T.A. Hoffmann a Eduardo De Filippo, da Giuseppe Montesano ad Anna Maria Ortese e molti altri. Mappe, decumani, specchi, giardini pensili, pavimenti, maghe, picari e madonne ricompongono un puzzle vivente di una creatura, forse femmina, molto antica, sfuggente e notturna: è fatta di carta, è solo immaginaria? Con gli occhi chiusi o al sole, da lontano e da vicino, Napoli sorprende e cattura, qualche volta inganna.