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La giovane neuroscienzata Clara De Martini, laureata in psicologia comportamentale ed esperta di psicobiologia, ha costruito la sua carriera sulla convinzione che qualsiasi evento, anche il più incomprensibile, possa avere una spiegazione logica, dimostrabile, scientifica. Quando viene convocata a Trieste per un caso di sospetta possessione e si trova a dover lavorare al fianco di Padre Jacques, un esorcista, dovrà fare appello a tutto il suo bagaglio razionale per non farsi trascinare oltre il limite… Dalla geniale mente di Fabio Guaglione, l’acclamato regista italiano dei successi internazionali Mine e Ride, un nuovo, inquietante titolo che scava nella torbida battaglia tra fede e ragione. In uscita contemporanea con l’omonimo romanzo pubblicato da Harper Collins, prosegue e si alimenta un progetto crossmediale senza precedenti.
Qualcuno vorrebbe curarli. Qualcuno vorrebbe sfruttarli. Tutti vogliono catturarli. Un nuovo tipo di prigione. Un gruppo di profeti rinchiusi contro la loro volontà. Una guardia carceraria tormentata dal passato. Un amore nascosto nel futuro. Sam fa la guardia carceraria. Non per scelta ma quasi per caso, dopo aver fallito l’addestramento militare. Vive giornate tutte uguali, con una vena violenta che cerca di tenere sotto controllo e una depressione non diagnosticata. Ma un’occasione inaspettata lo conduce a Clearwell, una struttura di quarantena nel nord degli Stati Uniti. È stata costruita di recente, per ospitare gli individui di cui tutti parlano di continuo alla radio, in tv, sui...
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Stati Uniti, un futuro neanche troppo lontano. Alcune persone cominciano improvvisamente a scomparire. Si mormora che vengano trascinate in maniera coercitiva all’interno di una struttura di massima sicurezza, di cui tutti parlano ma che ufficialmente non esiste. Si dice anche che queste persone – chiamate Profeti – siano in grado di fare cose… speciali e che vengano portate lì per il loro bene. Pare, infine, che ci sia un Pozzo… ma di certo non è quello dei desideri. Dalla geniale mente di Fabio Guaglione, l’acclamato regista italiano dei successi internazionali Mine e Ride, un fumetto che spalanca le porte di un universo narrativo completamente nuovo, accompagnato al romanzo pubblicato in contemporanea da Harper Collins, che si interseca agli eventi di questa storia in un progetto crossmediale unico.
"È aperta La Palestra, il luogo dove allenare ed esibire i vostri muscoli satirici. Inviatemi le vostre battute sui fatti del giorno. Usate come premessa della battuta un titolo di giornale. Sceglierò quelle che mi piacciono e le pubblicherò." Ecco l'appello di Daniele Luttazzi. Dal suo blog nasce un vero e proprio esperimento di satira, dove i protagonisti sono i lettori con le loro battute e con i loro sguardi al vetriolo su una realtà che supera di gran lunga la fantasia. In questo libro Daniele Luttazzi raccoglie le battute più riuscite, più taglienti, più esilaranti. La satira che parte dal basso.
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Stories of transnational terror and justice illuminate the past and present of South America’s struggles for human rights. Through the voices of survivors, human rights activists, judicial actors, and experts, The Condor Trials unravels the secrets of transnational repression masterminded by South American dictators between 1969 and 1981. Under Operation Condor, the regimes of Argentina, Bolivia, Brazil, Chile, Paraguay, and Uruguay closely monitored hundreds of exiles and kidnapped, tortured, murdered, or forcibly returned them to their countries of origin. This cross-border network designed to silence opposition in exile transformed South America into a borderless zone of terror and impunity. Francesca Lessa shows how, gradually, transnational networks of activists materialized and effectively transcended national borders to achieve justice for the victims of these horrors. Based on extensive fieldwork, archival research, trial ethnography, and over 100 interviews, The Condor Trials explores South America’s past and present and sheds light on ongoing struggles for justice as its societies come to terms with the unparalleled atrocities of their not-so-distant pasts.
«Nonostante il lungo tempo trascorso dalla data del fatto anzidetto, non si sono avute notizie utili per la identificazione degli autori e per l'accertamento delle responsabilità.» Recita così il decreto di archiviazione del 1960 per i fascicoli dell'«Armadio della vergogna», con il quale la procura generale militare di Roma negherà la giustizia per le stragi compiute dai nazifascisti in Italia dopo l'8 settembre 1943. Non era vero. Le «notizie utili» c'erano eccome, ma qualcuno aveva scelto, arbitrariamente, di non andare avanti con le indagini. A fare una scelta diversa, a oltre quarant'anni da quell'archiviazione, sarà il giovane procuratore militare di La Spezia, Marco De Paoli...