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This collection gathers the contributions of ten scholars on the topic of transnational cultural and physical mobility originating in China. These contributions aim to open conversations among Chinese Studies scholars by applying a Mobility Studies perspective. Exploring diverse narratives and forms of representation from people of Chinese heritage, the book is divided into three parts that each look closely at the relationship between movement and cultural production. The first part is dedicated to four types of mobility of people from China to Italy, namely tourist mobility (Miriam Castorina), labor mobility (Valentina Pedone), student mobility (Xu Hao), and mobility of social elites (Andrea Scibetta). The second part is dedicated to examples of reverse mobility from Italy to China (Gao Changxu, Chiara Lepri, Giuseppe Rizzuto). The third part focuses on case studies based on mobilities from China to territories other than Italy (Rebecca Ehrenwirth, Martina Renata Prosperi, Giulia Rampolla).
The formulation of Maxwell’s equations completely defines the connection between the electric field and the magnetic field, definitively unifying electricity and magnetism and at the same time providing a theoretical synthesis of all the experimental phenomena connected to these areas. In his revolutionary 1864 memoir where J.C. Maxwell presented his equations, he cites a handful of scientists, which were at the basis of his Theory. This book, in its first part, presents an insight on all these latter scientists, reconstructing the scientific network behind Maxwell’s unification and, in the second part, focuses on the Italians in such a network: Ottaviano Fabrizio Mossotti and Riccardo Felici, with a further insight on the connections between Maxwell and Italy and, in particular, Tuscany.
The book meticulously analyses the history of the critical reception of avantguard art through the interpretations received by one of its greatest emblems, Les Demoiselles d'Avignon by Picasso, 1907. Since Les Demoiselles has been considered over this century the true paradigm of Modern Art, this book is, fundamentally, a sort of synthesis of the discourses about Modernism from formalism, iconology, Leo Steinberg's 'Other Criteria’, sociological, the biographical and psychoanalytical theses, cultural and historicist and lastly, the impact of post-structuralism and the feminist, post-colonialist and transnational interpretations. The final chapter deals with the artistic versions of Les Demoiselles d'Avignonmade by artists. It is an essay on the different versions and identities of Modern Art and Modernism that have been produced throughout the last century.
Cosa hanno in comune gli studi raccolti in questo volume, su autori così disparati come Conte, Palazzeschi, Zanzotto, Caproni, Rosselli, Biagini, alcuni poeti crepuscolari, Leopardi, Annovi, Giuliani, e perfino certe traduzioni novecentesche di R.M. Rilke? La convinzione che la parola poetica – etimologicamente ‘creatrice’ – dia corpo, generi prospettive cognitive che alterano la nostra percezione del mondo. La lettura della poesia non ha un effetto confinato alla pagina e al momento, ma incide sul nostro rapporto con la realtà, lo cambia e lo arricchisce in maniera spesso insospettabile e sorprendente. In questa raccolta, si cerca dunque di far emergere una sorta di epistemologia della poesia, di chiarire insomma come essa contribuisca ad illuminare la nostra esperienza del mondo e di noi stessi. Il lettore è allora invitato a guardare al di fuori dei confini tradizionalmente stabiliti dalle diverse discipline, in una direzione che è quella della contaminazione reciproca e dell’apertura a suggestioni innovative ed inedite.
Intorno a Boccaccio/Boccaccio e dintorni 2021 raccoglie gli Atti del Seminario che si è svolto a Certaldo Alta il 9-10 settembre 2021. Il Seminario, giunto all’ottava edizione, si configura non solo come una delle attività principali dell’Ente Nazionale Giovanni Boccaccio, ma come un appuntamento di rilievo internazionale, la cui importanza è confermata dall’incremento continuo delle citazioni nella bibliografia scientifica. Anche l’edizione 2021 si qualifica per il rilievo e la varietà dei temi trattati, per il confluire e l’intrecciarsi di competenze storico-letterarie, filologiche, linguistiche, che portano a riflettere su argomenti importanti della cultura e delle fonti di Boccaccio e sulle sue opere.
Il volume propone un ritratto di Sergio Caruso come studioso, filosofo e intellettuale, e riflette sulla sua esperienza accademica e culturale. La pluralità di contributi che il libro raccoglie è riassunta in una parola chiave a lui assai cara: cittadinanza. A essa Caruso, al culmine della sua maturità, ha dedicato pagine di grande rilievo mostrando, per usare le sue parole, «come questa nozione – in origine un concetto esclusivamente giuridico – abbia acquisito una crescente importanza nelle scienze sociali e nella teoria politica», in quanto non più e non solo «insieme statico di diritti e doveri legati all’appartenenza del soggetto alla comunità politica» bensì «fascio di funzioni sociali» e «forza collettiva emergente»: quindi leva di nuove domande di ‘democrazia’.
Il volume raccoglie la gran parte dei contributi nei quali si articola e si sviluppa la riflessione di Riccardo Del Punta sui fondamenti del diritto del lavoro, riflessione mossa dalla passione primigenia dell’Autore per la filosofia e ispirata dalla convinta apertura al confronto con le altre scienze sociali. Il volume è introdotto da Maria Luisa Vallauri, che traccia un profilo biografico e intellettuale dell’Autore seguendo il filo di questa sua riflessione, e dal saggio dello stesso Del Punta “Le ali del dubbio (pensieri su Giorgio Gaber, il lavoro e il mercato)”, nel quale si scorge con chiarezza il suo tratto umano e intellettuale, teso fra dubbio, disincanto e ricerca di verità.
Il volume intende inserirsi all’interno degli studi sul Settecento portoghese già esistenti in Italia e in Portogallo, illustrando tuttavia il XVIII secolo da una nuova prospettiva inclusiva, e non più separatista, tra Portogallo, Macao (nel sud della Cina) e Brasile. La panoramica da ciò derivante offre una visione di insieme — senza alcuna pretesa di esaustività — che permette al lettore di spaziare parallelamente attraverso i tre territori lusofoni. Seguendo tale principio di inclusività, il volume è strutturato in tre capitoli all’interno dei quali vengono illustrati argomenti storiografici, iconografici e letterari del XVIII secolo, mettendo in risalto – attraverso uno sguardo anche europeo coevo – episodi storici, autori, opere letterarie che hanno caratterizzato il Settecento portoghese, asiatico e brasiliano.
Die Kurzprosasammlung ‚Bestie‘ (1917) von Federigo Tozzi ist von der Forschung als Meisterwerk der europäischen Moderne in ihrem literarischen Potential bisher verkannt worden. Ihrer vielbeschworenen Rätselhaftigkeit geht Sophie Ratschow nun erstmals seit Erscheinen umfassend und systematisch auf den Grund. Der Band stellt damit nicht nur die erste Ganzschrift zu ‚Bestie‘, sondern darüber hinaus die erste Monographie in deutscher Sprache zu Federigo Tozzi dar. Der simulationsästhetische Analyseansatz führt unter Berücksichtigung philosophischer Konzepte von Nietzsche, Derrida u.a. sowie durch die neuartige Auswahl intertextueller Bezüge zur Lyrik Baudelaires und zum ‚Buch der Unruhe‘ von Fernando Pessoa zu vollkommen neuen Erkenntnissen über die Funktions- und Wirkungsmechanismen dieser prismenhaft angelegten, geheimnisvollen Fragmente der Unruhe.
Questo libro, ispirato dal pensiero di Giacomo Becattini, riflette sul perché le comunità locali continuino ad esistere e a diffondersi. Perché il pianeta non diventa un unico luogo privo di frontiere? Perché invece noi umani ci raggruppiamo preferibilmente in comunità né ‘troppo ampie’, né ‘troppo ristrette’? Che cosa connota la forma odierna di comunità? Perché queste comunità si radicano in luoghi? Che cosa vi è di peculiarmente ‘locale’ nei luoghi? Assieme a Becattini, rispondiamo che il fondamento delle comunità locali è la cultura sociale. Nelle sue dimensioni materiali e simboliche, la cultura sociale anima varie forme di prossimità tra le persone e tra i gruppi: oltre alla prossimità territoriale, contano molto la prossimità sociale (anche online) e quella istituzionale. Ciò implica che oggi una comunità locale non è soltanto un luogo nel quale la cultura sociale ci fa stare fisicamente vicini, bensì in cui si intersecano almeno alcune delle maggiori forme di prossimità.