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Articoli di F. Perrelli, L. Flaszen, A. Attisani, G. Lughi, A. Pizzo, A. Valle, A. Lieto, R. Damiano, V. Michielon, V. Lombardo, N. Guardini, A. Olivero, E. Marinai, L. Lanera, R. Spagnulo, M. Giacobbe Borelli, G. Randone, V. Di Vita.
Indagare la dimensione dell'animalità nella storia degli studi teatrali implica la pluridisciplinarietà che è parte della nuova teatrologia, da sempre in dialogo con le scienze umane (antropologia, sociologia, semiotica) e con le neuroscienze. L'intento di questa raccolta di saggi è quello di iniziare a tracciare una storia del teatro come storia mista umana e non-umana – per la quale si rende necessario un dialogo con le scienze naturali, in particolar modo con l'etologia e con la zooantropologia, e di riattraversare in modo fruttuoso l'intera storia dei generi performativi, all'interno dei quali le performance interspecie si rivelano come una pratica originaria e costitutiva. In questo senso l'ottica sperimentale e multidisciplinare dei Critical Animal Studies risulta il terreno comune attraverso cui sono organizzati i contributi che compongono il volume e che spaziano dalla teoria della performance, all'etnoscenologia, dalla zooantropologia alla zoosemiotica, dalla filosofia all'etologia, senza tralasciare il punto di vista degli artisti della scena contemporanea.
Questo libro nasce dall’amicizia delle due autrici – entrambe antichiste per formazione e docenti – che attraverso percorsi diversi si sono trovate a condividere esperienze e idee sul ruolo dei classici nella cultura contemporanea. Legate da un senso di insofferenza verso un certo modo di difendere le opere latine e greche, i percorsi formativi ad esse dedicati, e l’enfasi sulla loro centralità, le due autrici trovano nell’arte, nella critica, in un approccio pluralista e decoloniale, il senso di un sapere democratico, aperto e significativo per le singole persone. Convinte delle opportunità formative e trasformative che offrono i testi antichi, del fascino e dell’importanza ch...
Come e quando il teatro italiano ha saputo cogliere la crisi dell’alba del Duemila? Dal crollo delle Torri Gemelle alla pandemia il volume presenta e analizza i principali nodi problematici affrontati dalla scena contemporanea dal punto di vista dei temi e delle forme, in relazione allo specifico contesto teatrale e al più ampio clima culturale. Nella prima parte, per ogni anno, dal 2001 al 2021, viene approfondito uno spettacolo, scelto con l’intento non di stilare una classifica, ma di esplorare i linguaggi artistici nel loro sforzo di restituire, con intraprendenza ed efficacia, le trasformazioni e le contraddizioni del nostro paese, i desideri e le inquietudini dell’individuo orma...
Nonostante la sua aura leggendaria, la Factory non rappresentava la stessa terra di libertà ed emancipazione per tutti quelli che la frequentavano. Andy Warhol la dominava, ne era il padre-padrone incontrastato. Le donne restavano ai margini: una a una passarono dall’adorazione per il loro “creatore” alla consapevolezza di essere state sfruttate. Isabelle Collin Dufresne, artista conosciuta come Ultra Violet, per decenni va in cerca delle sopravvissute. Il rimorso per la tragica fine di Edie Sedgwick la tormenta: a lei, bellissima e fragile, in-separabile doppio androgino di Warhol, non è rimasta altra scelta che togliersi la vita, nell’indifferenza totale di quella che considerava...
Blasfemia (greco βλασφημία, blasph ê m í a; da cui 'bestemmia') deriva da βλάπτειν ( bl á ptein), ingiuriare, e φήμη ( phêmê), reputazione; significa letteralmente diffamazione, contestazione della Fama; cioè, più che del divino in sé, del suo valore identitario. Se è vero che il teatro, alla ricerca di uno statuto di necessità, da più di un secolo si racconta come discendente del rito (in questo confortato dall'antropologia e dai miti fondativi di quasi tutte le culture), allora si può dire, con una punta di provocazione, che la storia di quello che noi chiamiamo teatro è in effetti storia di una progressiva 'dis-sacrazione' (come in primis dimostra il Teat...
Disponibile su o3s.pub/paternoster Due fratelli, due uomini, ma due personalità opposte. Il coraggio di chi è fuggito di casa per paura della ruggine e la consapevolezza di chi ha deciso, per sé e per gli altri, di rimanere, di lasciarsi arrugginire. Costretti a rincontrarsi per il funerale del padre, si rinfacciano a vicenda le ferite che si sono procurati, fino a farsi un bagno nella nostalgia dell’infanzia, fino a guardare, per un momento, il loro futuro in un mondo avvelenato, che non ha nulla da offrire.
Il volume intende ricostruire scientificamente e criticamente il quindicennio della direzione artistica di Luca Ronconi al Piccolo Teatro di Milano. L’analisi è condotta attraverso lezioni e incontri con studiosi e collaboratori di Ronconi, oltre che con contributi critici di carattere monografico.
Dark myths, medieval secrets, intrigue, and romance populate the pages of this first in a four-book teen series from the #1 bestselling author of The Other Boleyn Girl. The year is 1453, and all signs point to it being the end of the world. Accused of heresy and expelled from his monastery, handsome seventeen-year-old Luca Vero is recruited by a mysterious stranger to record the end of times across Europe. Commanded by sealed orders, Luca is sent to map the fears of Christendom and travel to the very frontier of good and evil. Seventeen-year-old Isolde, a Lady Abbess, is trapped in a nunnery to prevent her from claiming her rich inheritance. As the nuns in her care are driven mad by strange visions—walking in their sleep and showing bleeding wounds, Luca is sent to investigate and driven to accuse her. Forced to face the greatest fears of the dark ages—witchcraft, werewolves, madness—Luca and Isolde embark on a search for truth, their own destinies, and even love as they take the unknown ways to the real historical figure who defends the boundaries of Christendom and holds the secrets of the Order of Darkness.