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1565, Venezia. Il sole non lambisce ancora il camposanto di San Zaccaria, quando il vecchio Giovanni si cala nella tomba del chierico Gregorio Eparco, il suo antico tutore, appena riesumata dai pissegamorti in cambio di tre ducati. Non vuole trafugare la bara di legno marcio o le ossa ricoperte di lanugine e muffa. Sta cercando un libercolo. Un diario «avvolto in una pezza di tela cerata, sigillata da un nastro nero», che lui stesso, cinquantanni prima, ha nascosto sotto la nuca del maestro, dopo aver giurato di non sfogliarlo né di farne parola con nessuno. Il giuramento, però, ora può essere infranto, poiché le annotazioni contenute in quellinvolucro sono lunico indizio in grado di c...
Dieci anni di viaggi tra Bulgaria, Romania, Albania ed ex Jugoslavia sulle tracce di vicende e di episodi poco conosciuti che hanno fatto la storia – non solo calcistica – di queste terre. Dal Marakana di Belgrado alle utopie di cemento degli spomenik jugoslavi, dal Maksimir di Zagabria alle sponde del lago di Ocrida, senza generalizzazioni né stereotipi, calandosi fra la gente, entrando nei bar, lungo le strade, sui gradoni di tanti stadi in giro per i Balcani. Un viaggio dall’Adriatico al Mar Nero, lungo il Danubio e la Drina, tra vecchi amici e burberi tifosi, birre e cori, ćevapi e rakija, per provare a decifrare i Balcani attraverso la lente d’ingrandimento del calcio.
I protagonisti di questa storia sono i piccoli mercanti girovaghi che commerciavano stampe popolari a fine Settecento. Partivano soprattutto dal Tesino, una terra di montagna fra Trentino e Veneto, e attraversavano tutta l’Europa giungendo perfino in America Latina, con in spalla la cassela di legno contenente le loro mercanzie. "I mercanti di stampe proibite" si snoda soprattutto su due direttrici: nell’ambito della Storia, coinvolgendo i Gesuiti, re Carlo III di Spagna, Maria Teresa d’Austria, la Francia, Venezia, i Savoia, Papa Clemente XIV; nell’ambito invece della piccola storia, descrivendo la vita quotidiana dei merciai ambulanti tesini, gli affetti familiari e la toccante storia d’amore che intercorre tra Antonio e Anne, la graziosa ragazza francese di Deuxville.
Die Historischen Grundwissenschaften gelten als Traditionsfach schlechthin. Die Wiege der modernen Geschichtsforschung liegt in der ab dem 17. Jahrhundert zunehmend professionell betriebenen Urkundenkritik. Im Zusammenhang mit der editorischen Aufbereitung antiker und mittelalterlicher Texte hat sich die Geschichtswissenschaft besonders im 19. Jahrhundert entscheidend weiterentwickelt. Gerade aufgrund ihres erschließenden Charakters und ihrer Werkzeugfunktion sind die Historischen Grundwissenschaften seit jeher mit einer Reihe prinzipieller Fragen konfrontiert, die auf eine Bestimmung ihrer Identität abzielen. Dazu gehört auch die wieder aktuell gewordene Frage nach dem Kanon grundwissens...
Cos’e’ un incipit? Un incipit è un inizio. L’inizio. Di una storia, di un viaggio. L’incipit è una partenza per un luogo, l’origine di un itinerario prestabilito o sconosciuto. Il luogo, o il momento, in cui si intraprende qualcosa di nuovo. Un incipit è la formula iniziale con cui si comincia una narrazione, una formula da cui dipenderà il grado di attenzione del lettore. In queste prime battute, infatti, un narratore pone le regole dell’universo narrativo che sta creando. L’incipit come origine di un percorso, dunque. Come gesto che dà inizio a un universo parallelo, un universo che risponde a regole diverse rispetto a quelle a cui siamo abituati. Ecco allora una raccolta di circa 1600 incipit tra i quali trovare quello che ci ha più emozionato, quello che vorremmo aver scritto, quello che vorremmo usare per comunicare qualcosa al mondo. Una raccolta di incipit da vivere, con cui giocare – da soli o in compagnia – a trovare corrispondenze, rimandi, assonanze. Un libro per tutti gli amanti della lettura.
Il 6 aprile 1945 Pino Robusti, studente di Architettura, viene fucilato a Trieste alla Risiera di San Sabba, unico lager di sterminio d’Italia. Fuori dalla Risiera durante quei drammatici giorni ad attenderlo e a chiederne la grazia ci sono il padre Vittorio, e la fidanzata Laura. Un romanzo che ricostruisce la storia vera di Pino, dall’infanzia al suo grande amore. E ancora prima le vicende della famiglia Robusti, dalla Grande Guerra al passaggio di Trieste all’Italia, fino all’avvento del fascismo. Una storia ricostruita a partire dalle lettere originali che Pino Robusti scrisse in cella alla fidanzata e ai genitori, e dalle testimonianze di chi conobbe i due innamorati che avevano in piazza Oberdan il loro punto d’incontro.
Introduzione di Paolo Malaguti La civiltà contadina non esiste più. Esistono appassionati custodi di oggetti d’epoca, case e stalle diroccate, musei rurali dedicati e gli ultimi testimoni di quella epopea. Ma nel corso del Novecento il mondo contadino, sacrificato sull’altare della patria della Grande Guerra, ha finito per subire l’incedere della civiltà industriale e consumistica del secondo dopoguerra. Una storia secolare che aveva saputo elaborare una cultura alternativa a quella colta, capace di dare un significato profondo al vivere e al morire, è ben presto superata in nome del progresso e della comodità. Dai bò al trattore, dalla stalla alla fabbrica, dalle case in pietra ...
Le montagne esistono perché noi possiamo scalarle, possiamo camminarci, possiamo sciarci? Ha senso, in un ecosistema così fragile, perseguire un modello di sviluppo fondato sulla crescita, sull'aumento anno dopo anno di turisti e di impianti? Perché altre culture, dall'Himalaya alle Ande, hanno immaginato l'esistenza di montagne sacre, luoghi da cui l'uomo dovesse restare lontano? Cosa ci insegna questa idea di limite? Se sulle carte geografiche non esistono più spazi bianchi e inesplorati, in montagna non esistono più vette inviolate, in particolare sulle Alpi. Ogni anno, di pari passo con la scomparsa della neve, aumentano gli impianti di risalita a quote assurde e non si arrestano i ...
Distruttori di Terre, rivista digitale mensile, nata per offrire nel mondo editoriale uno spaccato differente con la giusta dose d’irriverenza. Il suo nome ironico e un pizzico provocatorio, contiene la nostra intenzione di diversificarci. Vogliamo infatti, trasmettere una passione che ci accomuna: l’amore per la letteratura, abbattendo le barriere della diffidenza e favorendo l’incontro di molteplici culture, variegate come la nostra redazione. La data d’uscita, ogni ultimo del mese, non è casuale: simboleggia la fine di ciò che vorremmo combattere, porre un termine all’indifferenza per farsi promulgatori della voglia di raccontare. La rivista si snoda attraverso diverse rubrich...
Il libro consente di partire dai testi degli scrittori per arrivare ai luoghi del Veneto, il tutto corredato da notizie biografiche sui protagonisti, ovvero gli scrittori veneti, schede sulle loro opere e sulle mete e gli itinerari individuati, circa 250 foto inedite e sarà affiancato da un’applicazione per smartphone e tablet con i luoghi, opportunamente geolocalizzati e con alcune video-interviste originali agli autori. I 27 scrittori di cui si parla nella guida turistico-letteraria: Antonia Arslan, Natalino Balasso, Fernando Bandini, Giuseppe Berto, Dino Buzzati, Ferdinando Camon, Massimo Carlotto, Gian Antonio Cibotto, Dino Coltro, Giovanni Comisso, Fulvio Ervas, Antonio Fogazzaro, Luigi Meneghello, Tina Merlin, Andrea Molesini, Ippolito Nievo, Giacomo Noventa, Alberto Ongaro, Goffredo Parise, Guido Piovene, Mario Rigoni Stern, Emilio Salgari, Tiziano Scarpa, Vitaliano Trevisan, Diego Valeri, Giovanna Zangrandi, Andrea Zanzotto.