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Crisi o transizione energetica?
Con l’uscita dalla pandemia, la strategia europea per la sostenibilità ha iniziato a confrontarsi con la scarsità di fonti energetiche tradizionali e con l’assenza di quelle tecnologie che permetterebbero di completare il passaggio alle fonti naturali. A questi fattori si aggiunge ora l’acuta crisi geopolitica provocata dal conflitto in Ucraina. La dipendenza europea dalle forniture di gas naturale dalla Russia obbliga a ripensare in tutta fretta le modalità di copertura del fabbisogno energetico. Le possibilità di diversificare le importazioni di energia sono tuttavia esigue e le prospettive di incorrere in una scarsità nelle forniture stanno rapidamente aumentando. I fattori geopolitici potrebbero in breve tempo divenire preminenti, qualora proprio la riconfigurazione dei mercati dell’energia rinsaldasse l’asse fra Russia e Cina, accentuando la preminenza dell’Asia nelle produzioni manifatturiere. Il conflitto ucraino accentua dunque il conflitto energetico latente, ponendo forse termine al processo di globalizzazione dei mercati. Eventualità che potrebbe trovare l’Europa del tutto impreparata.
Guerra e pace dell'energia
Un saggio che, per la prima volta, mette in luce gli elementi geopolitici che si celano dietro ai principali progetti europei di approvvigionamento energetico e, soprattutto, i possibili effetti internazionali che da essi potrebbero scaturire. I gasdotti che uniscono, e che potrebbero unire, l’Unione Europea e la Federazione russa, rappresentano la contraddizione esistente tra i rapporti politici e militari (Nato) in essere fra i Paesi europei e gli Stati Uniti da una parte e gli interessi energetici e commerciali di Berlino, Parigi, Roma, Ankara con Mosca dall’altra. Ogni pipeline definisce, infatti, una serie di relazioni industriali e geopolitiche. In Italia, nel corso degli ultimi quindici anni, i diversi governi che si sono susseguiti sono stati incapaci di sostenere una linea di equilibrio tra Stati Uniti e Federazione Russa al fine di perseguire, in primo luogo, gli interessi nazionali all’interno di un contesto multipolare profondamente mutato. Dinanzi alla Germania, divenuta nel frattempo principale hub-energetico europeo, dovremmo forse rivedere il concetto di Sicurezza energetica nazionale? Se sì, come?
Una politica a tutto gas
Un quarto dell'energia consumata in Europa proviene dal gas: una fonte in continuo sviluppo negli ultimi decenni, sia per gli usi domestici e industriali sia, soprattutto, per la generazione di elettricità. L'energia non è solo una questione economica, ma anche politica. Tutti i governi nazionali sono infatti impegnati nel garantire che un'interruzione delle forniture non si traduca in vasti danni economici e sociali. In Europa questo è vero in particolare per il gas naturale, che richiede migliaia di chilometri di tubature e miliardi di euro di investimenti per raggiungere i consumatori. Gestire le relazioni con i paesi fornitori e con quelli di transito rappresenta dunque una priorità in grado di influenzare profondamente e per decenni la politica estera dei principali stati europei. Il libro ricostruisce la portata e i potenziali sviluppi delle relazioni che riguardano l'Italia, l'Europa e i loro partner energetici.
Ucraina
Occorrono diversi livelli di lettura per comprendere l’essenza profonda della crisi ucraina, frutto della collisione tra nazionalismi di segno opposto, differenti valori e inconciliabili interessi. La rivolta di “Euro-Majdan”, il colpo di mano russo con l’annessione della Crimea e la guerra civile tra le forze governative e i ribelli del Donbass sono infatti gli episodi recenti di una storia molto più vecchia, che trascende i confini nazionali e rischia di far saltare i delicatissimi equilibri geopolitici instauratisi dalla fine della Guerra Fredda. Questo volume indaga con dovizia di particolari le ragioni che stanno alla base della cronica instabilità ucraina ed evidenzia come le...
La Fionda
Viviamo, per citare un celebre passo di Antonio Gramsci, una fase di «interregno», in cui «il vecchio muore e il nuovo non può nascere». Si tratta di un vero e proprio passaggio d’epoca, nell’ambito del quale possono verificarsi «i fenomeni morbosi più svariati», indotto o favorito da eventi e cambiamenti di eccezionale rilevanza: dalla crisi sanitaria da Covid-19 al conflitto tra Nato e Russia in Ucraina, passando per le grandi trasformazioni che riguardano il mondo del lavoro, l’economia, la tecnica e la politica. Il volume si occupa dei destini dell’Europa e dell’Italia, entrambe attanagliate da una grave crisi a un tempo politico-istituzionale, economica e spirituale.
Dedollarizzazione
Per decenni la centralità negli scambi internazionali rivestita dal dollaro ha assicurato agli Stati Uniti l’egemonia sull’economia globale, con la possibilità di accumulare sistematicamente deficit senza alcuna conseguenza e di scaricare i propri squilibri interni sul resto del mondo. Un «esorbitante privilegio», che tuttavia vediamo oggi vacillare sempre più vistosamente sotto i contraccolpi innescati dalla guerra in Ucraina e per iniziativa di nuove potenze emergenti come la Cina e i Brics. Il libro, muovendosi tra storia, economia e geopolitica, ripercorre le origini, le fasi cruciali e la traiettoria di questo fondamentale passaggio epocale a partire dalla svolta degli anni Ott...
L'arma del gas
Il taglio degli acquisti di gas dalla Russia, che garantivano una quota rilevante del fabbisogno europeo, apre una fase nuova nelle relazioni tra paesi produttori e consumatori. Ma a quali condizioni per famiglie e imprese? Con quali ricadute sulla sicurezza nazionale? La volatilità dei prezzi del metano e il rincaro di quelli elettrici sono già costati agli Stati Ue centinaia di miliardi. La crescente dipendenza dal gas made in Usa potrebbe rendere più onerosi i nostri approvvigionamenti. E non è certo che paesi già fornitori dell’Italia come Algeria e Azerbaigian possano inviarci con continuità i volumi che abbiamo smesso di importare da Gazprom. In tutto questo, la Federazione rus...
Interkulturelles Mosaik Europa
Europas kulturelle Vielfalt fasst Richard Brütting in das Bild eines Mosaiks, dessen Facetten er in diesem Band beleuchtet. Die thematische Breite reicht von den weltbürgerlichen und europäischen Ideen Thomas Manns bis zu nationalistischen Entwicklungen in Italien und von grenzüberschreitenden literarischen Motiven (‚imaginäre Bibliothek‘ und ‚Kaspar/Kasperle‘) bis zur deutschen ‚Italien-Sehnsucht‘. Der interkulturelle Dialog manifestiert sich ebenso in Übersetzungen und in den aktuellen Literaturbeziehungen zwischen Deutschland und Sizilien. Den deutsch-französischen Kulturaustausch dokumentieren ein unveröffentlichter Briefwechsel mit Michel Butor und die Rezeption seiner Werke. Persönlichkeiten wie Jean-Jacques Rousseau und Giuseppe Garibaldi haben tiefgreifend das europäische Mosaik geprägt. Regionalistische Konflikte, so in Italien, beruhen hingegen weitgehend auf innerstaatlichen kulturellen Divergenzen. Nicht ohne Grund endet der Autor mit einem Plädoyer für die zentralen Bildungsziele ‚Interkulturalität‘ und ‚Mehrsprachigkeit‘.
China's Energy
Monograph on power resources and energy policy in China - describes fossil fuel supplys (incl. Coal and petroleum resources, natural gas, the traditional plant fuels), petroleum imports and exports, energy consumption, etc., and includes international comparisons of energy resources and reserves, energy technology, production and use. Diagrams, maps and statistical tables.
Beyond Capital
"Meszaros defines capital system as embracing private ownership, and Soviet type postcapitalism; both share the same hierarcical structure, the same destructive tendencies and the same exploitation of the labour force. Capitalism may appear to be triumphant world-wide but Beyond Capital is a devastating exposure of a system which can only renew itself at the cost of increasing its problems and can only delay but not avoid its eventual collapse. The theoretical scope and intellectual rigour of Beyond Capital is matched by its practical importance; Beyond Capital is a major contribution to the development of socialist strategies in these times of despondency and crisis of the historical left." -- Back Cover
