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Quest’opera monumentale fa luce su uno dei momenti più dolorosi e bui della storia d’Italia. Frutto di anni di ricerca e di duro lavoro da parte dell’autore, finalmente ci è restituito, in modo obiettivo, documentato e accurato, un tassello di storia che mancava sulle origini dell’Italia repubblicana. Alla vigilia della Liberazione due provvedimenti legislativi criminalizzarono il regime fascista di Salò e l’attività a fianco dei nazisti durante l’occupazione, trasformando la responsabilità politica del fascismo repubblicano in responsabilità penale. A Padova la Corte straordinaria d’assise celebrò 476 processi per collaborazionismo tra il 19 giugno 1945 e il 17 ottobre ...
Il Mussolini sconfitto della Repubblica sociale di Salò, una colonna di fascisti e tedeschi in fuga sulla via Regina che si inerpica sulla sponda sinistra del lago di Como, la fine del regime che s’arrende ad un manipolo di partigiani tra Musso e Dongo. L’esecuzione sommaria del duce, di Claretta e dei gerarchi. La scomparsa degli ingenti valori che il governo si portava appresso, finiti nelle casse del Partito Comunista di Togliatti. Gli omicidi del capitano Neri e della staffetta Gianna, testimoni scomodi del trafugamento del tesoro. Tutto ricostruito sulla base delle dichiarazioni dei 304 testi che la Corte d’assise di Padova ascoltò nel 1957, a dodici anni esatti dai fatti, in un processo che non vide mai la fine, interrotto dopo quarantaquattro udienze per il suicidio di un giudice popolare e mai più ripreso, finché il velo dell’amnistia relegò nell’oblìo “l’oro di Dongo”.
Il piccolo Mar Nero si presenta oggi come un ricettacolo di potenziali conflitti regionali in ambito diplomatico, commerciale e militare sia per terra che per mare. A lungo percepito come un’irrilevante appendice del Mar Mediterraneo, l’(in)ospitale spazio eusino potrebbe ben presto riacquistare una nuova dignità geopolitica. L’Italia deve intuire come i principali attori rivieraschi sapranno interagire tra loro allo scopo di proteggere al meglio gli interessi commerciali, energetici e logistici. La Russia (economia complementare), la Turchia (concorrente naturale) e la Romania (alleato affidabile) sono gli osservati speciali. Sapranno questi attori trasformare l’occluso specchio d’acqua da terreno di scontro geostrategico in zona di comunicazione geoeconomica?
La questione russa è tutta qui: russi e occidentali, seppur affini come cultura e mentalità, si strumentalizzano a vicenda per fini egemonici. Questa pièce teatrale di Kostantin Simonov, scrittore poeta e drammaturgo russo dell’epoca sovietica, si svolge nella New York degli inizi della Guerra fredda (1946). Rovesciandola, però, si potrebbe svolgere nella Mosca putiniana del 2018. Basterebbe cambiare il nome dei protagonisti e dei luoghi, sostituire democrazia a comunismo e voilà parrebbe scritta oggi. Non ci sarebbe bisogno neppure di cambiare alcun dettaglio della trama e neppure alcun dialogo. A 60 anni dalla sua uscita, questo piccolo gioiello torna finalmente disponibile al pubbl...
Quaderno operativo composto da 72 pagine di esercizi di matematica. Contiene verifiche di ingresso "Per ricominciare".
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Gli ultimi cinque giorni di Enrico Berlinguer, il tentativo di un riepilogo storico e personale. La cronaca del momento in cui la politica italiana cambiò per sempre. 7 giugno 1984, piazza dei Frutti a Padova, ore 22.09. Enrico Berlinguer sta tenendo un affollatissimo comizio. Improvvisamente, lo coglie un malore, ma riesce a portare a termine il suo discorso. Cinque giorni dopo, il segretario del più grande partito comunista in Occidente muore all'ospedale civile. La fine di un sogno, per milioni di italiani. Tra le centinaia di persone presenti al comizio, e poi in attesa fuori dal nosocomio, si trovava Piero Ruzzante, giovane militante della Fgci locale. A più di trent'anni da quei gio...